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Fabregas furioso: A Como c’era un rigore chiarissimo

Il Como ha recentemente vissuto un’esperienza agrodolce sul campo contro la Juventus. La prestazione della squadra è stata giudicata positiva dal tecnico Cesc Fabregas, ma il risultato finale ha lasciato un retrogusto amaro. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l’ex centrocampista di Barcellona e Arsenal ha espresso il suo disappunto riguardo a un episodio controverso che ha caratterizzato l’incontro: un tocco di mano del difensore juventino Gatti, che non è stato sanzionato né dall’arbitro né dal VAR.

la prestazione del como

Fabregas ha sottolineato che, nonostante la sconfitta, la sua squadra ha mostrato buone qualità in campo e non meritava di perdere. “Sono soddisfatto della prestazione, non abbiamo meritato di perdere. Però poi ci sono cose contro cui non puoi lottare e così è più difficile”, ha dichiarato l’allenatore, evidenziando la frustrazione provata durante e dopo il match.

L’episodio in questione ha avuto luogo nel secondo tempo, quando il giocatore del Como, Douivkas, ha cercato di controllare un pallone col petto. Secondo Fabregas, il difensore juventino ha commesso un fallo evidente, toccando il pallone con la mano. “Non c’è interpretazione, è un rigore chiarissimo”, ha affermato con decisione. L’allenatore ha continuato a spiegare che, se Gatti non avesse toccato il pallone con la mano, Douivkas avrebbe avuto un’opportunità incredibile davanti al portiere avversario, un’occasione che avrebbe potuto cambiare l’andamento della partita.

le ingiustizie arbitrarie

Fabregas ha inoltre evidenziato che episodi simili si sono verificati in altre partite della stagione, come contro Lazio, Milan, Udinese e Atalanta, esprimendo il suo rammarico per le ingiustizie subite dalla sua squadra. “Sono tante partite che è successo, io devo difendere il Como”, ha dichiarato, sottolineando il suo ruolo di guida e protettore per i suoi giocatori.

Nonostante la delusione, Fabregas ha cercato di mantenere un certo equilibrio nel suo giudizio. “Non dò colpe all’arbitro, perché può non vederlo”, ha detto, riconoscendo che gli arbitri possono commettere errori. Tuttavia, la sua frustrazione è palpabile quando aggiunge: “Ma quando le immagini vanno al VAR e nessuno interviene mi fanno venire dubbi. Dubbi su come gestiscono la partita da una parte e dall’altra”.

il ruolo del pubblico e la questione del var

Questa situazione non è nuova nel mondo del calcio, dove le decisioni arbitrali possono influenzare significativamente il risultato di una partita. Le polemiche sui cartellini gialli e rossi, sui rigori e sugli interventi del VAR sono all’ordine del giorno, creando un clima di tensione tra le squadre e i loro allenatori. Fabregas sembra chiedere a gran voce un maggiore rispetto per la giustizia sportiva, invocando una gestione più equa delle partite.

Il Como, che milita in Serie B, sta affrontando una stagione difficile e ogni punto guadagnato è fondamentale per la lotta per la salvezza. La squadra, sotto la guida di Fabregas, ha dimostrato di avere una certa qualità e potenziale, ma le ingiustizie arbitrarie possono minare la fiducia e la motivazione dei giocatori. Fabregas, con la sua esperienza nel calcio di alto livello, sa bene quanto sia importante mantenere alta la morale della squadra, specialmente in un momento delicato come questo.

Il pubblico comasco ha mostrato il proprio supporto alla squadra, ma la frustrazione per episodi come quello di domenica scorsa è palpabile. I tifosi si aspettano che la loro squadra lotti con tutte le forze per ottenere risultati positivi e non vogliono vedere i loro sforzi vanificati da decisioni arbitrali discutibili. La presenza di Fabregas, con la sua personalità e il suo carisma, è sicuramente un valore aggiunto per il Como, che ha bisogno di un leader forte in questo momento.

La questione del VAR è diventata un tema centrale nel dibattito calcistico, con molte squadre e allenatori che si sono espressi contro la sua gestione. Fabregas si unisce a questo coro, chiedendo maggiore chiarezza e coerenza nelle decisioni arbitrali. La sua posizione potrebbe stimolare una riflessione più profonda su come il calcio possa migliorare il proprio sistema di arbitraggio, per garantire che episodi come quello di Gatti non si ripetano in futuro.

Mentre il Como si prepara per le prossime partite, la squadra dovrà trovare la forza per superare le ingiustizie e continuare a lottare per una stagione dignitosa. Fabregas, con la sua passione e determinazione, sarà certamente al centro di questo processo, cercando di trasmettere ai suoi giocatori la mentalità giusta per affrontare le sfide che li attendono.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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