
F1: Malagò spera nel ritorno del GP di Imola dopo l'esclusione - ©ANSA Photo
L’assenza del Gran Premio di Imola dal calendario della Formula 1 2026 ha suscitato reazioni forti e sentite, in particolare da parte di Giovanni Malagò, presidente del Coni. Le sue parole riflettono non solo il dispiacere per la situazione attuale, ma anche la speranza che Imola possa tornare a far parte del prestigioso circuito della Formula 1 in futuro. Malagò ha sottolineato l’importanza della storicità e dell’appeal di Imola come sede di gare automobilistiche, evidenziando l’eccellenza organizzativa e i numeri significativi che la pista ha ottenuto nel corso degli anni.
L’importanza di Imola nel motorsport
“Imola ha fatto benissimo con numeri importanti e un’organizzazione eccellente”, ha affermato Malagò. Queste parole non sono solo un riconoscimento del lavoro svolto, ma anche un richiamo alla tradizione che Imola rappresenta per il motorsport italiano e mondiale. La pista, conosciuta anche come Autodromo Enzo e Dino Ferrari, ha una storia ricca di eventi memorabili, essendo stata sede di gare storiche e di leggende della Formula 1. La sua esclusione, quindi, rappresenta un’anomalia che colpisce non solo i fan e gli appassionati, ma anche l’intero panorama sportivo italiano.
Il contesto geopolitico e le sfide per Imola
Un aspetto rilevante delle dichiarazioni di Malagò è l’analisi del contesto geopolitico attuale. Con la crescente competizione tra diversi Paesi per ospitare eventi di Formula 1, l’Italia si trova in una situazione particolare, avendo attualmente due Gran Premi: quello di Monza e quello di Imola. Malagò ha messo in evidenza come sia diventato sempre più comune per altre nazioni investire ingenti risorse per attrarre eventi di alto profilo come la Formula 1. Questo scenario crea una pressione inevitabile per le sedi già esistenti, portando a una rotazione necessaria nel calendario delle gare.
La storicità dell’Autodromo di Imola
È importante notare che l’Autodromo di Imola ha un legame particolare con la storia della Formula 1, essendo stato il teatro di alcuni dei momenti più drammatici e significativi del campionato. La tragica morte di Ayrton Senna nel 1994 ha segnato un’epoca, e Imola è diventata un simbolo di questa storia complessa. Negli ultimi anni, la pista ha cercato di rinnovarsi e adattarsi alle nuove esigenze del motorsport, investendo in infrastrutture e migliorando la sicurezza, per garantire che possa continuare a ospitare eventi di alto livello.
Inoltre, il Gran Premio di Imola ha un forte legame con il territorio e la comunità locale. La città di Imola e l’Emilia-Romagna, una delle regioni più importanti per il motorsport in Italia, si sono sempre dimostrate molto attive nell’accogliere gli eventi di Formula 1. La presenza della gara ha un impatto positivo sull’economia locale, generando un indotto significativo per il turismo e le attività commerciali della zona. La sua esclusione dal calendario 2026 potrebbe avere ripercussioni negative non solo per l’autodromo, ma anche per l’intera comunità.
Malagò ha concluso le sue considerazioni sul futuro di Imola con una nota di ottimismo. L’idea di dinamiche di rotazione tra i vari Gran Premi, già in atto in alcune nazioni, potrebbe rappresentare una soluzione per garantire che anche Imola possa tornare a brillare nel firmamento della Formula 1. La speranza è che il lavoro svolto negli anni e l’impegno della comunità possano portare a un rientro nel calendario delle gare negli anni a venire.
In un panorama sportivo in continua evoluzione e sempre più competitivo, la lotta per mantenere un posto nella Formula 1 è solo l’ultima delle sfide che le piste storiche come Imola devono affrontare. Tuttavia, il valore della tradizione, della passione e della storia che Imola rappresenta per gli appassionati di motorsport è inestimabile, e la comunità sportiva continua a sperare in un futuro luminoso per questo iconico circuito.