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F1 Giappone: Leclerc promette di non ripetere gli errori di Cina

F1 Giappone: Leclerc promette di non ripetere gli errori di Cina - ©ANSA Photo

In vista del Gran Premio del Giappone, Charles Leclerc ha condiviso le sue riflessioni sugli eventi controversi che hanno caratterizzato il Gran Premio di Cina, dove entrambe le Ferrari sono state squalificate. Questo episodio ha segnato un momento difficile per il team di Maranello, spingendo il monegasco a considerare come gli errori possano trasformarsi in opportunità di apprendimento. “Quando fai errori, impari. Soprattutto se gli errori sono così costosi”, ha affermato Leclerc durante la conferenza stampa piloti.

la frustrazione per la doppia squalifica

Leclerc ha espresso la sua frustrazione per la doppia squalifica, sottolineando che “tutti spingono al limite” e che la situazione in Cina è stata dolorosa. Questo inizio di stagione, con le prime due gare sotto le aspettative, ha deluso il team, specialmente dopo un pre-stagione promettente. “E perdere così ha fatto male”, ha aggiunto, evidenziando la sua determinazione a voltare pagina.

l’opportunità di riscattarsi in giappone

Il Gran Premio del Giappone rappresenta un’opportunità cruciale per Leclerc e la Ferrari per riscattarsi. Il circuito di Suzuka, noto per la sua complessità e le sue curve tecniche, potrebbe rivelarsi un banco di prova ideale per dimostrare che il team ha appreso dai propri errori. Leclerc ha dichiarato: “Abbiamo fiducia sul fatto che abbiamo imparato dagli errori. Analizziamo, capiamo e cerchiamo di cambiare le procedure dove necessario”.

Inoltre, un’altra preoccupazione per Leclerc è il gap prestazionale con le McLaren. “Difficile estrarre il massimo da una macchina, sempre. Non penso sia più difficile del solito questa volta”, ha commentato. La Ferrari sembra avere difficoltà a competere con la McLaren, che ha mostrato una velocità sorprendente nelle prime gare. “Le nostre prestazioni rispetto alla McLaren non sono abbastanza buone, ma sono certo che passo dopo passo potremo colmare il gap. Speriamo di farlo da questo weekend”, ha aggiunto con ottimismo.

mantenere alta la motivazione

Leclerc ha messo in prospettiva le prestazioni del team confrontandole con quelle della scorsa stagione. “Se pensiamo alle prime due gare dello scorso anno, le prestazioni erano state decisamente peggiori rispetto alle attuali”, ha sottolineato. Questo confronto è fondamentale per mantenere alta la motivazione del team, anche in un periodo di difficoltà. Nonostante un avvio difficile, la Ferrari è riuscita a recuperare terreno e a lottare per il titolo Costruttori, dimostrando la sua capacità di rialzarsi dopo una caduta.

Inoltre, Leclerc ha evidenziato la necessità di un approccio strategico per il resto della stagione. “Al momento abbiamo la sensazione di non aver tratto il massimo, ma non vuol dire che non pensiamo di poter recuperare”, ha dichiarato con determinazione. La Ferrari deve concentrarsi su ogni dettaglio, dalla gestione degli pneumatici alle strategie di gara, per evitare ulteriori errori costosi.

Il Gran Premio del Giappone, su un circuito iconico che richiede grande precisione e sinergia tra pilota e macchina, rappresenta un’importante opportunità. Leclerc, consapevole della pressione dei tifosi italiani, è pronto a dimostrare che la Ferrari può superare le avversità. Con la giusta mentalità e una strategia efficace, il team potrebbe trasformare una partenza difficile in un’opportunità di riscatto. La stagione è ancora lunga e l’ottimismo di Leclerc potrebbe rivelarsi un fattore chiave nel corso del campionato.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,