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Europa League: Baroni celebra la vittoria come un passo fondamentale per la crescita

La recente vittoria della Lazio in Europa League contro il Viktoria Plzen rappresenta un momento cruciale nel percorso di crescita della squadra. Marco Baroni, allenatore dei biancocelesti, ha espresso la sua soddisfazione per il risultato, sottolineando l’importanza di questo successo sia per i giocatori che per i tifosi. La partita, sebbene difficile, ha messo in luce la determinazione della squadra e la sua capacità di affrontare le sfide.

un match impegnativo

“Sono contento per i ragazzi, è stata una partita difficile per noi ma ci siamo calati in un calcio che non era facile,” ha dichiarato Baroni ai microfoni di Sky Sport. Le condizioni del campo hanno complicato ulteriormente il match, rendendo difficile il mantenimento del possesso palla. Questo aspetto, secondo il tecnico, conferisce ulteriore valore alla vittoria: “Con questo campo era difficile anche tenere la palla a terra e per questo questa vittoria ha ancora più valore.”

Il finale del match è stato emozionante, con il gol decisivo di Isaksen che ha portato i tre punti a casa della Lazio. Baroni ha elogiato il giovane attaccante danese, evidenziando come non fosse sorpreso dalla sua crescita. “Aveva bisogno di fiducia e di sbagliare. Io l’ho liberato, gli dico sempre che mi piace quando rischia perché un attaccante si vede dalle giocate determinanti,” ha affermato l’allenatore, rivelando di aver sempre visto in Isaksen un potenziale pronto a esprimersi.

crescita e mentalità vincente

Il danese, a soli 23 anni, si sta affermando come un giocatore fondamentale per la Lazio, dimostrando di essere decisivo nei momenti chiave. La squadra è attualmente in una fase di transizione, cercando di affermarsi a livello nazionale e nelle competizioni europee. La crescita di talenti come Isaksen è cruciale per raggiungere questo obiettivo.

Uno dei temi ricorrenti nelle dichiarazioni di Baroni è la mentalità vincente che la squadra sta sviluppando. “Questo è il 19° gol che facciamo negli ultimi 15 minuti, significa che la squadra ci crede sempre,” ha sottolineato l’allenatore, evidenziando come i biancocelesti non mollino mai, anche nei momenti di maggiore difficoltà. La capacità di segnare nei minuti finali è un indicativo di determinazione e resilienza, qualità essenziali per ogni squadra ambiziosa.

un futuro promettente

La vittoria di ieri non è solo un risultato, ma un passo importante verso una mentalità vincente che Baroni sta cercando di instillare nei suoi giocatori. “Le vittorie ti danno mentalità e convinzione, ma ricordo sempre ai ragazzi che è la prestazione che ci porta a crescere,” ha affermato. Questo approccio pragmatico e focalizzato sul lavoro di squadra è fondamentale per costruire una squadra competitiva in grado di affrontare le sfide della Serie A e dell’Europa League.

La Lazio, con una forte tradizione nelle competizioni europee, cerca di riscoprire la propria identità sotto la guida di Baroni, puntando su un mix di esperienza e gioventù. Il lavoro dell’allenatore è visibile, con una squadra che gioca un calcio più dinamico e aggressivo, cercando di imporre il proprio gioco fin dai primi minuti.

Il supporto dei tifosi, che hanno sempre sostenuto la squadra anche nei momenti di difficoltà, è cruciale per il successo della Lazio. Baroni ha dedicato la vittoria non solo ai suoi giocatori, ma anche ai sostenitori, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nel processo di crescita del club. “Sono contento per i tifosi,” ha detto, sottolineando l’importanza di avere un pubblico caloroso e appassionato.

In conclusione, la vittoria in Europa League è un segnale di speranza e ottimismo per la Lazio. Con un allenatore come Marco Baroni e un giovane talento come Isaksen pronto a brillare, le prospettive per il futuro sembrano promettenti. Ogni passo avanti rappresenta un mattoncino in più nella costruzione di un progetto ambizioso che punta a riportare la Lazio ai vertici del calcio italiano e europeo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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