
Euroindoor atletica: La Torre e Iapichino scrivono la storia - ©ANSA Photo
L’atletica leggera italiana sta vivendo un momento di grande crescita e speranza, come dimostrato dai recenti risultati ottenuti agli Europei indoor di Apeldoorn, in Olanda. La squadra azzurra ha dimostrato di essere una potenza emergente anche in assenza dei suoi campioni olimpici. Antonio La Torre, direttore tecnico della Nazionale, ha espresso il suo entusiasmo per i risultati raggiunti, sottolineando l’importanza della continuità e dello sviluppo di un gruppo di giovani atleti. “Stiamo cercando di far diventare normalità quella che prima era un’eccezione”, ha dichiarato La Torre, enfatizzando come i successi di questi giovani talenti stiano contribuendo a rafforzare l’identità dell’atletica italiana.
Un oro storico per Zaynab Dosso
Un momento memorabile è stato segnato dalla vittoria di Zaynab Dosso, che ha conquistato l’oro nei 60 metri indoor, diventando la prima donna italiana a ottenere una medaglia d’oro in una competizione internazionale su questa distanza. La sua vittoria non è stata solo una questione di numeri, ma ha rappresentato un vero e proprio dominio in gara, lasciando le avversarie a inseguirla. “Zaynab ci ha regalato un oro storico”, ha affermato La Torre, evidenziando come la vittoria di Dosso rappresenti un passo avanti significativo per l’atletica femminile italiana.
Il bilancio degli Europei e le prospettive future
Il bilancio finale degli Europei ha visto l’Italia chiudere con un totale di sei medaglie, conquistando il secondo posto nel medagliere. Questo risultato è un chiaro segnale della crescita e del potenziale della Nazionale, che continua a emergere nel panorama europeo. La Torre ha confermato che il lavoro prosegue, con l’obiettivo di preparare al meglio i prossimi Mondiali indoor che si svolgeranno a Nanchino. “Stiamo definendo in queste ore quali atleti parteciperanno”, ha spiegato, esprimendo fiducia nel gruppo che verrà selezionato.
I nomi già certi per i Mondiali includono:
1. Andy Diaz
2. Andrea Dallavalle
3. Leonardo Fabbri
4. Zane Weir
5. Zaynab Dosso
6. Lorenzo Simonelli
In aggiunta, ci sono speranze di vedere anche due ottocentisti, Tecuceanu e Lazzaro, in competizione. Sinta Vissa, assente agli Europei, si presenterà direttamente a Nanchino dopo aver stabilito un record storico sul miglio, puntando a una performance di rilievo nei 1500 metri. Eloisa Coiro, che ha dato prova di grande talento negli 800 metri, avrà anche lei l’opportunità di brillare, così come Roberta Bruni.
Le sfide da affrontare
Nonostante i successi, la Nazionale si trova a dover affrontare anche situazioni delicate. Il caso di presunto spionaggio che coinvolge i velocisti Filippo Tortu e Marcell Jacobs ha sollevato interrogativi su come potrebbe influenzare la staffetta azzurra. “Mi rifaccio a un’immagine, quella di Parigi con Jacobs che a braccia aperte va incontro a Tortu a consolarlo per il quarto posto”, ha ricordato La Torre, sottolineando l’importanza della solidarietà e del sostegno reciproco tra gli atleti. “Ci sono due aspetti della vicenda: uno non riguarda la federazione, ci sono indagini che avranno un loro corso”, ha chiarito, mantenendo una visione positiva sul futuro del gruppo.
In questo contesto, l’attenzione si sposta anche su Larissa Iapichino, che ha recentemente conquistato una medaglia d’oro, un traguardo che La Torre considera come un punto di svolta nella carriera della giovane lunghista. “Non ho mai smesso di credere nelle potenzialità di Larissa”, ha affermato il direttore tecnico, ricordando che le sue prestazioni passate, anche se non sempre premiate, hanno messo in evidenza un potenziale che ora sembra finalmente realizzarsi. “Gli occhi che ho visto saranno l’espressione di una presenza agonistica fortissima di Larissa”, ha aggiunto, anticipando che la sua presenza sarà fondamentale per il salto in lungo femminile, in un domani che si preannuncia luminoso.
La Torre ha anche messo in evidenza la rivalità che Iapichino potrà avere con atlete di calibro come Malaika Mihambo, medaglia d’oro olimpica e campionessa del mondo. “Larissa si candida ad essere una delle protagoniste del salto in lungo femminile, del presente e del futuro”, ha sottolineato, evidenziando l’importanza di avere atleti di alto livello che possano competere e confrontarsi con le migliori del panorama internazionale.
In conclusione, l’atletica leggera italiana sta attraversando un periodo di transizione e crescita, dove i giovani talenti stanno prendendo il posto dei grandi campioni del passato. Con le giuste scelte e un supporto continuo, il futuro sembra promettente, con l’auspicio di continuare a portare a casa medaglie e successi nelle competizioni internazionali.