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Euroindoor atletica: Dosso conquista la finale dei 60m con il tempo da record

L’atletica leggera italiana può festeggiare un nuovo traguardo grazie a Zaynab Dosso, una promettente velocista che ha brillato nella semifinale dei 60 metri agli Europei Indoor di Apeldoorn, in Olanda. Con un tempo di 7.03 secondi, Dosso ha conquistato il primo posto nella sua batteria, guadagnandosi l’accesso alla finale con il miglior crono di tutte le semifinali. Questa giovane atleta ha dimostrato non solo la sua classe e determinazione, ma anche una preparazione atletica che la colloca tra le migliori velociste del continente.

prestazioni eccezionali in semifinale

Nella semifinale, Dosso ha mostrato grande concentrazione e abilità, chiudendo la corsa a pochi centesimi dal suo primato personale di 7.01 secondi. Questo tempo evidenzia una continua crescita e un miglioramento costante nella sua performance. Dietro di lei, si sono piazzate:

  1. Mujinga Kambundji (Svizzera) – 7.04 secondi
  2. Patrizia van der Weken (Lussemburgo) – 7.06 secondi

La competizione è stata intensa, ma Dosso ha saputo gestire la pressione, dimostrando una maturità in gara rara per atlete della sua giovane età.

un percorso di crescita

Zaynab Dosso, nata il 24 ottobre 1998 a Abidjan, Costa d’Avorio, è cresciuta in Italia e ha rappresentato il nostro Paese in diverse competizioni internazionali. La sua carriera ha preso il volo negli ultimi anni, con prestazioni che l’hanno portata a diventare un punto di riferimento nel panorama dell’atletica leggera italiana. La velocista ha iniziato a praticare atletica a livello giovanile, affinando le sue abilità e raggiungendo traguardi sempre più ambiziosi. La scelta di competere per l’Italia, dopo aver ricevuto la cittadinanza italiana, ha rappresentato un momento cruciale nella sua carriera, permettendole di esprimere il suo talento su palcoscenici sempre più prestigiosi.

affrontare le sfide

Il percorso di Dosso verso la finale dei 60 metri non è stato privo di sfide. Negli ultimi anni, ha affrontato infortuni e periodi di difficoltà, che hanno messo alla prova la sua determinazione e resilienza. Tuttavia, la sua volontà di superare ogni ostacolo l’ha portata a lavorare sodo, sia in pista che in palestra, migliorando costantemente le sue prestazioni. La sua squadra, composta da allenatori e preparatori, ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenerla e guidarla, creando un ambiente favorevole per la sua crescita personale e professionale.

L’attesa per la finale è palpabile, non solo tra i fan di Dosso, ma anche tra gli appassionati di atletica leggera in generale. La finale dei 60 metri si svolgerà in serata, chiudendo una rassegna continentale al coperto che ha già regalato emozioni e spettacolo. La competizione indoor rappresenta un’importante occasione per gli atleti di misurarsi in un contesto diverso rispetto alle gare all’aperto, e Dosso ha dimostrato di sapersi adattare perfettamente a queste condizioni.

un futuro promettente

In questa edizione degli Europei Indoor, Apeldoorn ha accolto atleti da tutta Europa, creando un’atmosfera di grande competitività. La manifestazione ha visto emergere nuovi talenti e consolidare le carriere di atleti già affermati. La presenza di nomi noti, come Kambundji, rende la finale di Dosso ancora più affascinante, poiché si troverà a competere con avversarie di altissimo livello. La sfida sarà non solo contro il cronometro, ma anche contro le emozioni e la pressione di una finale di un campionato europeo.

Dosso rappresenta una speranza per il futuro dell’atletica italiana. La sua capacità di esprimere il massimo potenziale in situazioni di alta pressione è un segnale positivo per gli appassionati e per le nuove generazioni di atleti. La finale dei 60 metri sarà un banco di prova cruciale, non solo per la medaglia, ma anche per la sua crescita come atleta e come persona.

In attesa della finale, i fan di Zaynab Dosso sono in fermento, sperando di assistere a un altro straordinario capitolo della sua giovane carriera. Con il miglior tempo delle semifinali, ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per competere al massimo livello. La serata promette di essere emozionante e di regalare momenti indimenticabili, mentre l’Europa intera tiene il fiato sospeso per scoprire se Dosso riuscirà a coronare il suo sogno di salire sul podio.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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