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Eurocalcio donne: la Svizzera inciampa all’esordio mentre Lehmann rimane in panchina

L’esordio della nazionale svizzera femminile agli Europei di calcio è stato caratterizzato da emozioni contrastanti e delusioni. Nella giornata inaugurale del torneo, svoltasi a Basilea, la Svizzera ha affrontato la Norvegia, una delle squadre più forti d’Europa. Sostenute da un pubblico caloroso, le elvetiche hanno iniziato la partita con grande slancio, portandosi in vantaggio al 28′ grazie a un gol di Riesen. Questo momento ha fatto esplodere la gioia dei tifosi, che speravano in un inizio memorabile per la squadra di casa.

Tuttavia, la gioia svizzera è durata poco. La Norvegia, guidata dall’icona del calcio femminile Ada Hegerberg, ha reagito prontamente. Hegerberg, tornata in nazionale dopo un lungo periodo di assenza, ha pareggiato con un gol ben piazzato, dimostrando il suo valore e la sua esperienza. La situazione si è complicata ulteriormente per la Svizzera con un autogol di Stierli, che ha fissato il punteggio finale sul 2-1 a favore della Norvegia.

la questione lehmann

La scelta di non schierare Alisha Lehmann, attaccante della Juventus e stella dei social network con oltre 16,7 milioni di follower su Instagram, ha suscitato discussioni tra tifosi ed esperti. Lehmann, nota per le sue doti tecniche e il suo carisma, è rimasta in panchina per l’intera partita. La decisione dell’allenatore della Svizzera, Nils Nielsen, ha sollevato interrogativi sulle strategie della squadra e sulla gestione delle sue risorse più talentuose.

Lehmann non è solo una giocatrice di talento, ma anche un simbolo del calcio femminile, capace di attrarre l’attenzione di un pubblico più vasto. La sua presenza sui social media potrebbe avere un impatto significativo sulla crescita del calcio femminile in Svizzera e oltre. Molti appassionati si aspettavano di vederla in campo, sperando che potesse dare una scossa alla squadra in difficoltà.

la competizione nel torneo

Mentre la Svizzera affrontava questa amara sconfitta, la Finlandia ha conquistato una vittoria importante, battendo l’Islanda per 1-0 grazie a un gol di Kosola al 70′. Questo risultato ha messo la Finlandia in una posizione favorevole nel gruppo, creando una competizione serrata tra le squadre. La vittoria della Finlandia ha dimostrato che il torneo è aperto e che ogni partita può riservare sorprese.

Il torneo di calcio femminile europeo sta guadagnando sempre più attenzione, con un aumento dell’interesse e della visibilità per le atlete. La competizione, che coinvolge alcune delle migliori nazionali del continente, è una piattaforma fondamentale per mettere in mostra il talento femminile nel calcio. Con il crescente supporto da parte dei media e dei tifosi, il calcio femminile sta vivendo un momento di grande espansione, e eventi come questo europeo sono cruciali per la sua evoluzione.

le sfide future della svizzera

Le prossime partite saranno decisive per il futuro della Svizzera nel torneo. La squadra dovrà reagire e trovare rapidamente un modo per recuperare morale e punti. La presenza di giocatrici di talento come Lehmann, sebbene non sia stata sfruttata nella prima partita, potrebbe rivelarsi fondamentale nelle prossime sfide. L’allenatore Nielsen avrà il compito di riorganizzare la squadra dopo la sconfitta e motivare le sue giocatrici a dare il massimo.

Inoltre, la Svizzera dovrà affrontare avversari come l’Islanda e la Finlandia, che hanno già dimostrato di essere in forma. La qualità del gioco e la strategia delle avversarie metteranno a dura prova la nazionale elvetica, che dovrà rimanere concentrata e pronta a rispondere alle sfide che le si presenteranno.

Il torneo degli Europei di calcio donne 2022 rappresenta un’importante vetrina per il talento femminile, e la Svizzera ha l’opportunità di dimostrare il proprio valore sul palcoscenico europeo. Con determinazione e la giusta strategia, le elvetiche possono rimettersi in carreggiata e puntare a un risultato positivo nelle prossime gare. L’auspicio è che la squadra riesca a trasformare la delusione dell’esordio in un’importante lezione per il futuro.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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