L’eco della recente eliminazione dell’Italia agli ottavi di finale degli Europei di basket continua a risonare nel mondo della pallacanestro. Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, ha espresso il suo profondo rammarico per la fine del cammino azzurro, ma ha anche voluto sottolineare il valore del lavoro svolto dal coach Gianmarco Pozzecco e la prospettiva positiva per il futuro della nazionale.
“Ho appreso che Gianmarco ha dichiarato che è stata la sua ultima partita in Nazionale. Parlerò con lui. Lo ringrazio per aver creato in questi anni un gruppo coeso e con il piacere di stare insieme”, ha dichiarato Petrucci. Questa affermazione segna un momento cruciale nella storia recente della pallacanestro italiana, poiché Pozzecco ha saputo unire una squadra di talenti, portando un’atmosfera di entusiasmo e determinazione.
L’addio di Pozzecco e le prospettive future
L’addio di Pozzecco apre ora la corsa per la panchina della nazionale, con Ettore Messina, attuale coach dell’Olimpia Milano e figura di spicco nel panorama cestistico europeo, che viene considerato un candidato di spicco. Messina ha già dimostrato in passato di avere la capacità di guidare squadre di alto livello, avendo portato a casa numerosi trofei sia in Italia che in Eurolega. La sua esperienza e il suo acume tattico potrebbero rappresentare un notevole passo avanti per l’Italia, che mira a riprendersi da quest’eliminazione.
Petrucci ha anche rivelato che per le scelte future si confronterà con Gigi Datome e Salvatore Trainotti, figure di riferimento per il Settore Squadre Nazionali maschili. “Non posso che ringraziare questa Nazionale per aver lottato fino in fondo in tutte le partite di questo Europeo: il futuro è certamente dalla nostra parte e lo testimoniano anche gli straordinari risultati che tutte le nazionali hanno ottenuto in questa estate incredibile”, ha aggiunto. Una nota interessante è il recente bronzo conquistato dalla nazionale maschile di basket 3×3, che dimostra la crescita del movimento cestistico italiano.
La voce dei giocatori e il ritiro di Gallinari
La delusione per l’uscita dal torneo è palpabile tra i giocatori. Nik Melli ha espresso il suo dispiacere per la conclusione del percorso, sottolineando in particolare il rammarico per Danilo Gallinari, che ha annunciato il suo ritiro dalla Nazionale. “Mi dispiace per Gallinari perché meritava un epilogo migliore. Sono però molto contento e fortunato di aver potuto condividere con lui il parquet e lo spogliatoio. Credo che sia uno dei giocatori italiani più forti di sempre e gli auguro un grande futuro”, ha dichiarato Melli, evidenziando l’importanza di Gallinari nel contesto della squadra e del basket italiano in generale.
Gallinari chiude la sua carriera in Nazionale con 83 presenze e 1127 punti, posizionandosi al 24° posto nella classifica dei marcatori di sempre. La sua esperienza e il suo talento hanno lasciato un’impronta indelebile nel cuore dei tifosi e dei compagni di squadra. Il suo percorso in Azzurro è stato costellato di momenti memorabili, e il suo ritiro rappresenta una significativa perdita per il team.
Le parole di Melli e la visione per il futuro
Il c.t. Pozzecco, durante il suo mandato, ha cercato di riportare la gioia di giocare insieme, enfatizzando l’importanza di una squadra unita non solo in campo, ma anche al di fuori. “Ringrazio il c.t. Pozzecco per aver creato un gruppo molto unito anche fuori dal campo e aver continuato il lavoro iniziato da Meo”, ha affermato Melli, facendo riferimento al predecessore di Pozzecco, Ettore Messina, che aveva già gettato le basi per un progetto ambizioso.
Melli ha concluso le sue dichiarazioni sottolineando la necessità di continuare a lavorare per raggiungere obiettivi ambiziosi. “Dispiace non aver potuto mettere la ciliegina sulla torta. Ci siamo andati vicini tre anni fa, ma come dice sempre Basile, ci vuole anche fortuna. La Nazionale è in buone mani grazie alle nuove leve che promettono bene. Ci riproveremo”. Queste parole sono emblematiche di un gruppo che, nonostante la delusione, guarda al futuro con speranza e determinazione.
In un panorama europeo sempre più competitivo, l’Italia deve ora riflettere su come costruire una squadra che possa tornare a competere ai massimi livelli. Con giovani talenti emergenti, come quelli che stanno già facendo parlare di sé nei campionati nazionali e nelle competizioni internazionali, le basi per un futuro luminoso sono state gettate. La Federazione, sotto la guida di Petrucci, dovrà ora lavorare per garantire che il potenziale di questi giovani atleti venga sostenuto e sviluppato, affinché l’Italia possa tornare a brillare nel palcoscenico europeo e mondiale della pallacanestro.