Il futuro di Stefano Pioli sulla panchina del Milan sembra avere le ore contate. La società vuole cambiare: ecco il profilo del nuovo allenatore
Il Milan non riesce proprio a scrollarsi di dosso l’aurea di negatività e passi falsi che resta ben presente sullo sfondo in questa stagione. Dopo le ultime prestazioni in miglioramento, i rossoneri hanno pareggiato contro la Salernitana, nonostante siano passati in vantaggio e allontanandosi ulteriormente da Juventus e Inter.
Insomma, i risultati non danno ragione a Stefano Pioli e al suo staff – non può bastare l’ingresso in Europa League a nascondere il malcontento per l’eliminazione dalla Champions League già nella fase a gironi. Secondo le ultime indiscrezioni, fosse stato per la società e gli alti ranghi della dirigenza, il cambiamento in panchina si sarebbe già verificato, ma non è successo perché non ci sono alternative di primo piano pronte a prendere il posto del tecnico di Parma.
Intanto, le ire di parte del club sono indirizzate nei confronti degli storici collaboratori di Pioli, rei di aver curato male la parte atletica e soprattutto quella della prevenzione degli infortuni. Così non si può andare avanti, dato che ormai l’emergenza è totale, soprattutto in difesa. Da quel punto di vista, un cambiamento immediato ci sarà quasi sicuramente e l’allenatore dovrà accettarlo, altrimenti potrà rassegnare le dimissioni – ha un contratto fino al 2025 e perderebbe una cifra decisamente consistente.
Il Milan ragiona sul futuro della panchina: l’identikit del nuovo allenatore
A conti fatti, però, Pioli resterà almeno fino al match contro il Sassuolo, in cui Cardinale attende una risposta forte, e forse anche fino a fine stagione. Poi il cambiamento sarà effettivo, perché ormai ben pochi vogliono affidare la squadra al tecnico anche il prossimo anno.
Antonio Conte, però, sta ancora aspettando gli sviluppi in casa Juventus e di grossi nomi liberi non ce ne sono. A giugno, però, l’identikit è tracciato e risponde a un allenatore moderno, giovane, ma che abbia anche accumulato esperienza europea. Tra i nomi in lista ci sono Oliver Glasner, che è riuscito anche ad alzare al cielo il trofeo dell’Europa League con l’Eintracht Francoforte.
E attenzione anche a Graham Potter, che ha guidato un club complicato come il Chelsea, e Jesse Marsch del Leeds. Tra di loro potrebbe essere il nome del nuovo tecnico, ma potrebbero non mancare anche le sorprese.