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Empoli-Cagliari: divieto di trasferta per i tifosi rossoblu

La gara di domenica tra Empoli e Cagliari si preannuncia come un vero e proprio scontro salvezza, ma i tifosi rossoblu non potranno assistere all’incontro. L’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, in collaborazione con il Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive), ha stabilito un divieto di vendita dei biglietti per i residenti in Sardegna. Questa decisione ha scatenato un acceso dibattito tra i sostenitori del Cagliari, che speravano di poter seguire la squadra in un match cruciale per la permanenza in Serie A.

divieto di vendita dei biglietti

Il provvedimento attuale vieta ai tifosi sardi, anche se in possesso della tessera di fidelizzazione “Passione Casteddu”, di acquistare i biglietti per il settore ospiti dello stadio Carlo Castellani. Questo sta creando un certo malcontento tra i tifosi, che da settimane pianificano la trasferta. Nonostante le restrizioni, c’è ancora una flebile speranza che il Casms possa rivedere la sua decisione. In particolare, alcuni tifosi auspicano che venga introdotto l’obbligo di tessera di fidelizzazione solo per i residenti in Sardegna, oppure che venga eliminato del tutto il vincolo della residenza. Questo potrebbe permettere a molti di loro di acquistare i biglietti e di sostenere la propria squadra in questo momento difficile.

situazione dei residenti al di fuori della sardegna

Per i residenti al di fuori della Sardegna, la situazione è diversa. Essi possono già acquistare i biglietti senza alcuna restrizione legata alla tessera di fidelizzazione. La vendita è iniziata oggi alle 16:00 e si protrarrà fino alle 19:00 di sabato 5 aprile. Questo ha suscitato ulteriori polemiche, poiché i tifosi sardi si sentono discriminati. La possibilità di vedere la propria squadra in una partita del genere è fondamentale, soprattutto considerando che il Cagliari si trova in una posizione delicata in classifica, dove ogni punto può risultare cruciale per la salvezza.

preparazione della squadra

Nel frattempo, la squadra di mister Claudio Ranieri sta preparando il match con grande determinazione. Dopo la convincente vittoria contro il Monza, che ha dato morale e slancio al gruppo, i rossoblu si sono ritrovati ad Assemini per gli allenamenti. È un momento importante, non solo per il piano tecnico, ma anche per quello mentale. La squadra ha bisogno di fiducia e coesione, elementi essenziali in una fase così delicata del campionato.

Tutti i giocatori sono regolarmente in gruppo, ad eccezione di Obert, che continua a seguire un programma personalizzato di recupero. La sua assenza si fa sentire, ma il resto della squadra sembra pronto a dare il massimo. Con un calendario fitto di impegni e un finale di stagione che si preannuncia intenso, ogni allenamento e ogni partita possono essere determinanti per il futuro del Cagliari in Serie A.

L’Empoli, dal canto suo, è anch’essa in una situazione di necessità. La squadra toscana ha bisogno di punti per garantirsi la salvezza e non intende farsi trovare impreparata. Per questo motivo, la sfida di domenica non sarà solo un incontro di calcio, ma una battaglia tra due squadre che lottano per rimanere nella massima serie. La tensione e l’attesa sono palpabili, e si prevede che il match attirerà l’attenzione di molti appassionati, nonostante il divieto imposto ai tifosi sardi.

Sebbene la decisione del Casms possa sembrare severa, è importante considerare le ragioni di sicurezza che spesso giustificano tali provvedimenti. Le autorità sportive e di pubblica sicurezza hanno il compito di garantire il regolare svolgimento degli eventi, soprattutto quando ci sono rivalità accese o storie passate di incidenti tra tifoserie. Tuttavia, l’auspicio è che si possa trovare un equilibrio che consenta ai tifosi di vivere appieno l’esperienza della trasferta, senza compromettere la sicurezza.

In un contesto in cui il calcio è sempre più influenzato da fattori esterni, come la pandemia e le normative di sicurezza, è fondamentale che i tifosi, le società e le autorità lavorino insieme per garantire un ambiente di supporto, entusiasmo e passione. L’amore per il calcio trascende le barriere e le limitazioni, e la speranza è che anche in situazioni difficili come questa, si possa trovare una via per unire piuttosto che dividere.

Domenica, quindi, si affronteranno in campo due squadre che hanno bisogno dei tre punti e un pubblico che, purtroppo, sarà diviso. I tifosi sardi attendono con trepidazione eventuali sviluppi e modifiche nelle disposizioni, sperando di poter festeggiare una trasferta che potrebbe risultare decisiva per il futuro del Cagliari in Serie A.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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