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Empoli-Atalanta 0-3: diretta e foto di una partita da incorniciare

Nella cornice del Carlo Castellani, l’Atalanta ha ottenuto una vittoria convincente contro l’Empoli, chiudendo il match con un punteggio finale di 0-3. Questa prestazione ha messo in evidenza la solidità della squadra bergamasca e le sue ambizioni di alta classifica nella Serie A.

L’incontro si è aperto con un episodio che ha condizionato il corso della partita. Già al 7’, l’Empoli ha subito un autogol che ha segnato il destino del match. Un cross di Davide Zappacosta dalla sinistra è stato sfortunatamente deviato da Emmanuel Gyasi, che ha messo la palla sotto la traversa, beffando il portiere Silvestri. Questo inizio shock ha messo l’Empoli in una posizione difficile, costringendolo a cercare di recuperare fin dai primi minuti.

Il primo tempo ha visto l’Atalanta gestire il vantaggio, creando diverse occasioni per raddoppiare. Al 33’, la squadra di Gian Piero Gasperini ha trovato il secondo gol grazie a Mateo Retegui. Dopo un cross preciso di Lookman, il difensore Djimsiti ha tentato di spazzare via il pallone, ma Retegui, appostato sotto porta, ha insaccato senza problemi. Con questo gol, l’Atalanta ha messo una seria ipoteca sulla vittoria, portandosi sul 2-0.

Nel secondo tempo, l’Atalanta ha continuato a dominare il gioco, mantenendo il possesso e cercando di colpire in contropiede. Al 43’, Lookman ha siglato il terzo gol, chiudendo definitivamente i conti. Grazie a un’imbeccata di Retegui, il nigeriano ha superato Silvestri con un tocco di suola, evidenziando la sua abilità in area di rigore.

L’Empoli ha tentato di reagire, cercando di ridurre il gap, ma si è trovato di fronte a un’Atalanta solida in fase difensiva e abile nel ripartire. La squadra di Paolo Zanetti ha faticato a trovare spazi e, quando ci è riuscita, non è stata in grado di concretizzare le proprie azioni. Silvestri, il portiere empolese, ha avuto un paio di interventi importanti, ma la sua squadra non è riuscita a dare il cambio di marcia necessario.

La situazione di Gian Piero Gasperini

Le parole di Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, prima della partita hanno aggiunto una dimensione interessante alla sfida. La situazione di Gian Piero Gasperini, il tecnico che guida la squadra da nove anni, è stata al centro dell’attenzione. Percassi ha dichiarato: “Se Gasperini vorrà andare via ce ne faremo una ragione”. Queste parole evidenziano la volontà del club di continuare a puntare su un allenatore che ha portato l’Atalanta a livelli di competitività mai visti prima, inclusa la storica qualificazione alla Champions League.

La lotta per la classifica

La stagione in corso sta rivelando delle sfide interessanti per l’Atalanta, ora ben piazzata in classifica e con ambizioni di playoff per la Champions. Il club è attualmente in lotta con altre squadre di alto livello e ogni punto guadagnato è cruciale. La prestazione contro l’Empoli ha dimostrato che la squadra è in forma e pronta a combattere fino alla fine.

D’altra parte, l’Empoli, con questa sconfitta, si trova a dover riflettere sulle proprie prestazioni. La squadra di Zanetti ha mostrato segni di difficoltà, specialmente in fase difensiva, e dovrà trovare il modo di reagire nelle prossime partite per risalire in classifica. I tifosi si aspettano una reazione immediata, considerando che il campionato è lungo e ogni partita può fare la differenza.

Conclusione

In questo contesto, sarà interessante osservare come si evolveranno le dinamiche sia all’interno del club Atalanta, con la questione Gasperini da risolvere, sia per l’Empoli, che dovrà trovare la forza per reagire dopo una sconfitta pesante. La Serie A continua a regalare emozioni e colpi di scena, mantenendo alta l’attenzione degli appassionati di calcio.

Il match si è chiuso con una chiara affermazione dell’Atalanta, che porta a casa tre punti preziosi. Il prossimo appuntamento sarà cruciale per entrambe le squadre, che dovranno affrontare le sfide future con determinazione e spirito di squadra.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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