Emergenza al torneo di volley: 15 atlete svenute in ospedale, tutte dimesse

Emergenza al torneo di volley: 15 atlete svenute in ospedale, tutte dimesse

Emergenza al torneo di volley: 15 atlete svenute in ospedale, tutte dimesse - ©ANSA Photo

Luca Baldini

7 Dicembre 2025

Un episodio allarmante ha scosso il mondo dello sport in Sicilia, dove quindici persone sono state ricoverate al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania a causa di una possibile intossicazione da monossido di carbonio. L’incidente si è verificato durante una partita di pallavolo femminile tra il Zafferana Volley e il Volley ’96 Milazzo, tenutasi in un palatenda a Zafferana Etnea.

Il malore ha colpito le atlete e alcuni adulti presenti sugli spalti, suscitando preoccupazione e una rapida risposta da parte dei servizi di emergenza. Durante la competizione, alcune atlete hanno cominciato a manifestare sintomi di malessere, come vertigini e svenimenti. La situazione ha richiesto l’intervento immediato del personale sanitario, che ha provveduto a trasportare le atlete e altre persone coinvolte in ospedale.

Dettagli dell’incidente

Tra le quindici persone che hanno ricevuto assistenza medica:

  1. Otto sono state sottoposte a trattamenti in camera iperbarica:
  2. Sei atlete della squadra ospite
  3. Una atleta della squadra locale
  4. Un adulto

Questi trattamenti sono stati effettuati per contrastare gli effetti dell’intossicazione da monossido di carbonio, una sostanza pericolosa che può causare gravi danni alla salute, in particolare in ambienti chiusi e poco ventilati.

  1. Le altre sette persone coinvolte hanno ricevuto ossigeno-terapia presso il pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, dove sono state monitorate per eventuali segni di complicazioni. Fortunatamente, tutte le persone coinvolte sono state dimesse nella notte, senza che si registrassero conseguenze gravi.

Sicurezza negli impianti sportivi

Questo incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli impianti sportivi, in particolare quelli temporanei come i palatenda, che possono presentare rischi aumentati di incidenti simili a causa della scarsa ventilazione. Le autorità locali e le federazioni sportive sono state sollecitate a rivedere i protocolli di sicurezza per garantire che situazioni del genere non si ripetano in futuro. La salute e il benessere degli atleti devono sempre essere la priorità.

In risposta all’accaduto, il presidente della Federazione Italiana Pallavolo ha espresso la sua preoccupazione e ha promesso un’indagine approfondita per chiarire le cause dell’intossicazione. Ha inoltre sottolineato l’importanza di garantire che le strutture sportive siano conformi alle normative di sicurezza, per proteggere gli atleti e il pubblico.

Solidarietà della comunità

La comunità di Zafferana Etnea ha mostrato grande solidarietà nei confronti delle atlete coinvolte. Molti genitori e sostenitori delle squadre hanno organizzato incontri per discutere della situazione e per esprimere la loro vicinanza alle ragazze. È fondamentale, in momenti come questi, che la comunità sportiva si unisca per sostenere i propri membri e garantire un ambiente sano e sicuro per la pratica dello sport.

La pallavolo, sport amato e praticato da tanti giovani, non deve essere segnata da episodi di questo tipo. La passione e l’impegno che le atlete mettono nel loro sport devono essere accompagnati da condizioni di gioco sicure. Questo incidente rappresenta un monito per tutti gli organizzatori di eventi sportivi, affinché possano garantire strutture adeguate e protocolli di emergenza efficienti.

Inoltre, si è aperto un dibattito sulla sensibilizzazione riguardo i rischi legati al monossido di carbonio e sull’importanza di installare sistemi di rilevamento nei luoghi pubblici. Questa sostanza è inodore e incolore, rendendo difficile la sua rilevazione senza strumenti adeguati. La prevenzione è la chiave, e la comunità sportiva è chiamata a fare la sua parte per educare atleti e famiglie sui rischi e sulle misure di sicurezza da adottare.

Infine, questo episodio ha avuto un impatto significativo non solo sulle atlete coinvolte, ma anche su tutta la comunità. La resilienza e il supporto reciproco che si sono manifestati in seguito all’incidente sono un esempio di come lo sport possa unire le persone, anche nei momenti più difficili. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e ci auguriamo che questo incidente possa portare a miglioramenti significativi nella sicurezza degli eventi sportivi in futuro.

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