Bruttissima vicenda occorsa ad un ex campionissimo della Juventus, preso pesantemente di mira negli scorsi giorni da alcuni personaggi.
Il calcio dovrebbe essere uno sport tra i più appassionanti ed affascinanti del mondo, un gioco vero e proprio che fa felici milioni di persone, sia chi lo pratica sia chi lo segue da tifoso vero. In alcuni casi spesso si esagera nei toni e nei modi, e si rischia di farlo diventare un affare di stato o qualcosa di estremamente sentito.
Non è un caso che in più occasioni – soprattutto nei paesi dove il calcio è lo sport nazionale per antonomasia – alcune vicende legate a questo sport siano diventate di dominio pubblico, finite addirittura nelle aule governative. L’ultimo episodio in tal senso arriva dal Sud America e ha come sventurato protagonista un ex calciatore della Juventus.
Un fuoriclasse che è passato per le fila bianconere, recentemente, è stato letteralmente minacciato. Sia lui che la sua famiglia. E i motivi per certi versi lasciano a bocca aperta, i tifosi sono preoccupati per la situazione riguardante il proprio beniamino, d’altronde parliamo di un campione del mondo.
L’argentino e la sua famiglia minacciati di morte: il motivo
Il protagonista del caso è Angel Di Maria, fantasista argentino che gioca nel Benfica ma che in passato ha indossato maglie di diversi altri top club europei, tra cui Real Madrid, PSG e Juventus. Il ‘Fideo’ – così come viene soprannominato ormai da anni – è stato messo nel mirino e minacciato da alcune persone nella sua città di origine, Rosario.
Nei giorni scorsi, come raccontano i media locali, un gruppo di persone da un’auto avrebbe lanciato una borsa indirizzata alla famiglia di Di Maria, con un avvertimento agghiacciante: “Dite a vostro figlio di non tornare perché se non lo fa, uccideremo un parente. Nemmeno Pullaro (il governatore provinciale, ndr) ti salverà. Noi non buttiamo fogli o carte. Buttiamo piombo e morti”.
Una minaccia vera e propria, probabilmente legata alle recenti dichiarazioni di Di Maria, che si era detto voglioso di tornare al Rosario Central, il suo club d’origine in Argentina. Evidentemente c’è chi non ha apprezzato tale volontà espressa e preferisce non rivedere il Fideo con la maglia dei gialloblu.
Fortunatamente il Ministro della sicurezza Patricia Bullrich ha annunciato l’arresto di tre persone a Rosario, accusate proprio di aver lanciato minacce di morte alla famiglia del calciatore ex Juve. Una situazione pericolosa che avrebbe sconvolto il calciatore e la sua famiglia, ma con tutto bene quel che finisce bene.
