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Dosso si racconta: orgoglio e desiderio di oro ai mondiali indoor di atletica

Zaynab Dosso, la talentuosa sprinter italiana, ha recentemente conquistato la medaglia d’argento nei 60 metri ai Campionati del Mondo Indoor di Atletica, tenutisi a Belgrado. Nonostante il prestigioso riconoscimento, l’atleta non ha potuto nascondere un certo rammarico per non aver raggiunto il gradino più alto del podio. “Mi aspettavo molto da me stessa”, ha dichiarato Dosso, esprimendo le sue emozioni in un’intervista post-gara. “Nei 60 metri la partenza non perdona. Ho sbagliato e ho pagato, però allo stesso tempo sono molto orgogliosa del mio percorso”.

Un percorso di crescita e determinazione

Il cammino verso il successo di Zaynab non è stato semplice. Ha dovuto affrontare numerosi ostacoli e sfide, ma il suo spirito combattivo e la determinazione l’hanno portata a vincere il titolo europeo al coperto solo qualche settimana prima, un traguardo che sembrava impensabile tre anni fa. “Se penso a tre anni fa, non mi sarei mai aspettata di vincere una medaglia e oggi sono quasi delusa per l’argento, mi fa strano”, ha aggiunto Dosso. Questo riflette non solo la sua crescita come atleta, ma anche le alte aspettative che ha per se stessa, una mentalità che la distingue nel panorama dell’atletica leggera.

La finale e le sfide affrontate

Il momento clou della sua gara è stato senza dubbio la finale, dove la pressione era palpabile. “In semifinale avevo sbagliato la partenza, poi in finale mi sono detta di mettermi sui blocchi tardi”, ha spiegato. “Lo starter ci ha tenuto comunque tanto e mi sono un po’ distratta. È stato difficile correre rilassata, ma sono contenta di non aver mollato”. Questa capacità di resistere e continuare a lottare, nonostante le avversità, è un segno distintivo di un grande sportivo.

Uno dei fattori chiave che ha influenzato la preparazione di Dosso è stato un infortunio che l’ha costretta a rimanere ferma per una settimana dopo gli Europei. “Un pensiero va anche allo staff medico federale, perché sono rimasta ferma una settimana dopo gli Europei per un problema allo scafoide e sono grata di essere riuscita a correre”, ha detto con gratitudine. Questo episodio dimostra quanto sia importante il supporto di un team di professionisti nel mondo dello sport, in particolare in discipline ad alta intensità come l’atletica leggera.

Guardando al futuro

La medaglia d’argento conquistata da Dosso è il risultato di anni di impegno e dedizione. Cresciuta a Parma, ha iniziato a praticare atletica da giovanissima, e il suo talento è emerso presto. La sua storia è quella di una giovane atleta che ha dovuto lavorare sodo per farsi un nome in un campo altamente competitivo. Il suo approccio al miglioramento continuo e la sua attitudine a non accontentarsi mai dei risultati ottenuti sono ciò che la spingono a continuare a gareggiare ad alti livelli.

Guardando al futuro, Dosso è determinata a trasformare questa esperienza in una lezione positiva. “Per me è un punto di partenza per la stagione all’aperto”, ha affermato, sottolineando l’importanza di rimanere motivata e concentrata sugli obiettivi futuri. La stagione estiva porterà nuove sfide e opportunità di competere in eventi di alto profilo, tra cui i Campionati Europei e, possibilmente, i Giochi Olimpici.

In un contesto più ampio, la performance di Dosso ai Mondiali Indoor si inserisce in una tradizione di eccellenza dell’atletica italiana, che ha visto negli ultimi anni un aumento costante di talenti emergenti. Atlete come Dosso stanno contribuendo a mantenere viva la fiamma dell’atletica italiana, rendendola competitiva a livello mondiale.

La sua storia non è solo quella di una medaglia, ma rappresenta anche l’ispirazione per le future generazioni di atleti. Zaynab Dosso, con il suo mix di talento e tenacia, è diventata un simbolo di ciò che significa sognare in grande e lavorare duramente per realizzare quei sogni. Con la determinazione di continuare a migliorare, non c’è dubbio che la sprinter azzurra continuerà a essere una protagonista nel panorama dell’atletica leggera internazionale.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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