“Dolore dappertutto”: Ferrari a Jeddah, confessione choc

A distanza di giorni dal Gran Premio dell’Arabia Saudita, arriva una confessione sconvolgente: tifosi Ferrari a bocca aperta

Il secondo Gran Premio del Mondiale 2024 è ormai in archivio. In Arabia Saudita la Ferrari ha vissuto un weekend agrodolce. Da una parte ha potuto festeggiare per il podio conquistato da Leclerc, conferma del buon lavoro svolto di qui sulla SF24. Dall’altra ha dovuto fare i conti con l’indisposizione di Sainz, sostituito all’ultimo minuto dal giovanissimo e talentuoso Oliver Bearman. E forse a tenere banco maggiormente, all’indomani della gara di Jeddah, è stata proprio la buona performance del pilota inglese. Una performance frutto però di un sacrificio enorme, come confessato in questi giorni.

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Ferrari, colpo di scena: la confessione è sorprendente (Ansa) – Wigglesport.it

A 19 anni da compiere a maggio, essere catapultati letteralmente dal mondo, più sereno e tranquillo, della F2 al tritacarne mediatico e fisico della Formula 1 non è per nulla semplice. Soprattutto con un preavviso non di qualche giorno, ma di qualche minuto, forse una mezz’oretta a dir tanto.

La Ferrari ha in qualche modo voluto mettere alla prova un pilota di grande talento, di cui da tempo si parla un gran bene e che in futuro potrebbe rappresentare ben più di un semplice sostituto per la casa di Maranello. E il test è andato molto bene, con un settimo posto che ha il sapore del trionfo, davanti peraltro a quel Lewis Hamilton che, tra qualche mese, in Ferrari sarà di casa.

Raggiungere un risultato del genere non è stato però semplice, ai microfoni del Times, a distanza di qualche giorno, lo ha confessato lo stesso giovane Bearman, lasciandosi andare a un’ammissione clamorosa.

Bearman, confessione incredibile a pochi giorni da Jeddah: tifosi Ferrari increduli

Chi pensa che guidare una Formula 1 non sia poi tanto complicato e stressante, probabilmente non segue il mondo dei motori, e sicuramente non ha idea di cosa voglia dire guidare una monoposto scomoda, sfiancante, a più di 300 chilometri all’ora per tanti e tanti giri.

Una vera tortura che non richiede solo una concentrazione quasi sempre massima, senza la possibilità di alcuna sbavatura, ma anche uno sforzo fisico con pochi eguali. Se è vero che il volante è infatti molto leggero, stare in una posizione così scomoda, soprattutto se non si è allenati, può comportare dolori ovunque, soprattutto il giorno dopo la gara.

Confessione Bearman
Bearman, confessione clamorosa: dolore fortissimo (Ansa) – Wigglesport.it

Questo almeno è quanto confessato da Bearman che, abituato alle F2, probabilmente non si aspettava di poter soffrire tanto alla guida di una monoposto di Formula 1. Ai microfoni del Times, il potenziale campione ha infatti ammesso di aver vissuto momenti molto difficili: “Arrivare fino in fondo è stato estenuante, ero un bagno di sudore, non pensavo potesse accadermi. Avevo dolori ovunque, la corsa è interminabile“.

Alla luce di tutto questo, il settimo posto conquistato alla bandiera a scacchi ha un valore ancora più importante per un ragazzo come lui. A Jeddah ha rotto il ghiaccio con la Formula 1, ha capito cosa vuol dire guidare nel Mondiale “dei grandi”. Un’esperienza fondamentale che si rivelerà sicuramente preziosa in quello che si prospetta come un brillante futuro.

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