Djokovic rivela: 'Non sono mai stato amato come Nadal e Federer' - ©ANSA Photo
Recentemente, Novak Djokovic ha celebrato il suo trionfo a Ginevra, conquistando il titolo numero 100 della sua carriera. Mentre si prepara ad affrontare la stagione sull’erba, il campione serbo riflette sulle sue storiche rivalità con Roger Federer e Rafael Nadal. Dopo un Roland Garros in cui ha raggiunto i quarti di finale, Djokovic ha condiviso le sue emozioni in un’intervista all’edizione tedesca di “20 minutos”, rivelando il suo complesso rapporto con i due leggendari rivali.
Djokovic ha descritto la sua esperienza come quella di “un terzo incomodo” nella rivalità che ha appassionato il tennis negli ultimi due decenni. “Ero il più piccolo, il terzo che è arrivato dicendo di voler diventare il numero uno”, ha affermato, evidenziando il percorso unico e talvolta difficile che ha dovuto affrontare. La sua ascesa è stata spesso ostacolata dalla popolarità di Federer e Nadal, che hanno goduto di un vasto seguito. “A molte persone non è piaciuto”, ha aggiunto, sottolineando come il suo desiderio di emergere abbia suscitato reazioni contrastanti.
Nonostante le rivalità, Djokovic ha sempre mostrato un profondo rispetto per Federer e Nadal. “Ho sempre rispettato Federer e Nadal, non ho mai detto una sola brutta parola su di loro e non lo farò mai”, ha dichiarato, mettendo in evidenza l’importanza del fair play nel tennis. Questo rispetto reciproco ha reso le loro sfide non solo battaglie sportive, ma anche momenti di grande emozione e rispetto umano.
Djokovic ha rivelato di sentirsi più connesso a Nadal, il che potrebbe derivare dalla loro storia condivisa di sfide in campo. La rivalità tra Djokovic e Nadal è stata segnata da incontri epici, come la finale del Roland Garros del 2015, dove il serbo ha trionfato in una sfida altamente competitiva.
Avvicinandosi alla fase finale della sua carriera, Djokovic riflette sui suoi rapporti e sulla sua evoluzione personale. Nonostante non abbia un coach al suo fianco e con un calendario da definire, la sua determinazione a competere ai massimi livelli rimane intatta. “Sono queste le partite per cui ancora gioco a tennis”, aveva dichiarato dopo la vittoria contro Alexander Zverev ai quarti di finale a Parigi, evidenziando la sua continua passione per il gioco.
La rivalità con Federer e Nadal ha plasmato non solo la carriera di Djokovic, ma ha anche influenzato profondamente il panorama del tennis moderno. Insieme, questi tre atleti hanno elevato lo sport a nuove vette, creando una narrazione avvincente che ha attratto fan da tutto il mondo.
Concludendo la sua intervista, Djokovic ha espresso autocritica, riconoscendo i propri difetti ma affermando di aver sempre cercato di vivere con il cuore e con buone intenzioni. Queste riflessioni mostrano non solo la sua umanità, ma anche la complessità delle emozioni che accompagnano la vita di un atleta di élite. Mentre si prepara ad affrontare le sfide della stagione sull’erba, il suo percorso, le sue lotte e le sue vittorie rimarranno parte integrante della storia del tennis, dimostrando che la sua evoluzione da outsider a uno dei più grandi di sempre è una testimonianza della sua resilienza e determinazione.
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