Diarra scuote il calcio: Ribeiro rescinde il contratto e le ripercussioni si fanno sentire

Diarra scuote il calcio: Ribeiro rescinde il contratto e le ripercussioni si fanno sentire

Diarra scuote il calcio: Ribeiro rescinde il contratto e le ripercussioni si fanno sentire - ©ANSA Photo

Luca Baldini

21 Agosto 2025

La recente sentenza della Corte Europea di Giustizia sul caso Diarra ha iniziato a generare ripercussioni significative nel mondo del calcio. Un esempio lampante è la decisione dell’attaccante brasiliano Lucas Ribeiro Costa, che ha scelto di rescindere il suo contratto con i Mamelodi Sundowns, un club sudafricano. Questa scelta è stata motivata dall’accusa di Ribeiro nei confronti del club di ostacolare il suo trasferimento al Qatar SC, un club di massima serie qatariota. Ribeiro è il primo giocatore a cercare di sfruttare la storica vittoria legale di Lassana Diarra contro la FIFA, segnando così un’importante svolta nel panorama calcistico.

Il ruolo di Jean-Louis Dupont

Ribeiro, 26 anni, è assistito dall’avvocato belga Jean-Louis Dupont, noto per la sua vittoria nella storica causa del 1995 conosciuta come sentenza Bosman. Dupont ha recentemente rappresentato anche Diarra, il che lo rende un attore chiave in questo nuovo capitolo delle relazioni tra calciatori e club.

Secondo quanto riportato da Dupont, il Qatar SC ha presentato un’offerta per Ribeiro “ben al di sopra della valutazione del giocatore”. Tuttavia, i Mamelodi Sundowns avrebbero cercato di alzare il prezzo in modo irragionevole, dimostrando scarso rispetto per gli interessi personali di Ribeiro. Questo comportamento ha reso impossibile la conclusione dell’accordo tra il giocatore e il club qatariota.

La dichiarazione di Ribeiro

Dopo aver rescisso il contratto, che sarebbe dovuto scadere nel 2028, Ribeiro ha affermato la necessità di difendere i propri interessi. Ha dichiarato: “A seguito della sentenza Diarra, non c’è dubbio che la disputa tra me e il mio ex club non mi impedirà di continuare la mia carriera in tutta tranquillità”. Ha inoltre sottolineato che, seguendo le nuove normative stabilite dalla sentenza, la FIFA dovrebbe garantire il rilascio immediato del certificato di trasferimento internazionale su richiesta del suo futuro datore di lavoro.

Implicazioni per il futuro

La questione potrebbe ora essere portata davanti alla Corte Arbitrale dello Sport o a un tribunale statale, se non si dovesse trovare una soluzione amichevole. Ribeiro ha ricevuto manifestazioni di interesse da vari club, anche europei, e ha affermato di voler valutare attentamente quale sia la scelta migliore per il futuro della sua carriera. Ha evidenziato che “il mio prossimo datore di lavoro non sarà coinvolto nella controversia tra me e il Mamelodi Sundowns, né dal punto di vista disciplinare né finanziario”.

Ribeiro ha acquisito notorietà mediatica lo scorso giugno, quando ha segnato un gol contro il Borussia Dortmund, che è stato votato come il più bello della Coppa del Mondo per club. Questo riconoscimento ha acceso i riflettori su di lui, rendendolo un giocatore ambito nel mercato internazionale.

La sentenza Diarra ha aperto la strada a una nuova interpretazione delle regole sul trasferimento dei calciatori, dando maggiore potere ai giocatori stessi. Questo cambiamento potrebbe avere ripercussioni significative sul modo in cui i club gestiscono i trasferimenti e le negoziazioni, specialmente in contesti in cui i giocatori si sentono bloccati dalle decisioni delle società.

In conclusione, mentre il caso Diarra continua a far discutere nel mondo del calcio, il futuro di Lucas Ribeiro potrebbe segnare una nuova era in cui i diritti dei giocatori vengono ulteriormente tutelati. La sua situazione rappresenta un banco di prova per la FIFA e per le federazioni calcistiche di tutto il mondo, che dovranno affrontare le sfide poste da una maggiore autonomia dei calciatori. La vicenda è ancora in evoluzione e si attende con interesse il prossimo passo di Ribeiro e di altri giocatori che potrebbero seguire il suo esempio. L’attenzione è ora puntata su come i club e le istituzioni calcistiche reagiranno a questo cambiamento di paradigma e quali misure adotteranno per garantire il rispetto delle nuove regole.

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