Di francesco affronta il futuro con serenità: l’esonero non lo preoccupa

Eusebio Di Francesco si presenta in conferenza stampa con una serenità che contrasta con la situazione critica del Venezia, attualmente all’ultimo posto in classifica. La recente sconfitta contro il Lecce ha lasciato il segno, ma il tecnico non sembra intenzionato a farsi sopraffare dalla pressione. “Dopo la sconfitta con il Lecce non ho dormito”, ammette Di Francesco, evidenziando il peso che porta sulle spalle come allenatore. Tuttavia, ribadisce che l’idea di un possibile esonero è l’ultimo dei suoi pensieri: “Penso a lavorare e a cercare risultati”.

la regola delle tre c

Il mister, con un passato di successo alle spalle, è consapevole delle difficoltà che una squadra può affrontare durante la stagione. In questo contesto, Di Francesco fa riferimento alla “regola delle tre C” imparata a Coverciano:
1. Coerenza
2. Competenza
3. Una terza, che lascia all’immaginazione dei presenti.

“Non possiamo basarci sulla fortuna”, puntualizza, sottolineando l’importanza di una solidità di gioco e di prestazioni costanti, al di là dei risultati.

emergenza infortuni

La preparazione per la trasferta a Bologna si presenta complicata, non solo per la situazione in classifica ma anche per l’emergenza infortuni che ha colpito la squadra. Di Francesco rivela che:
– Nicolussi Caviglia è in dubbio per un piccolo fastidio
– Andersen non ci sarà per un problema familiare
– Zampano è out per un’operazione alla mano
– Joronen è indisponibile

Nonostante ciò, il tecnico si dimostra ottimista: “Dal punto di vista mentale ci siamo leccati le ferite, dopo una partita che ci ha visti soccombere come risultato, ma non come prestazione”.

rispetto per il bologna

Il match contro il Lecce ha lasciato un’impressione forte su Di Francesco. “Immedesimatevi in chi sta dentro il campo e vede gli avversari fare gol al primo tiro in porta”, dice, cercando di spiegare l’incredulità che talvolta accompagna le partite di calcio. “Creare così tanto e non concretizzare è raro, ma purtroppo può capitare”, aggiunge, riconoscendo la frustrazione che molti tifosi hanno provato.

Guardando al prossimo avversario, il Bologna, Di Francesco non nasconde il rispetto che nutre per la squadra di Thiago Motta. “È una squadra ottima, conosciamo il loro gioco propositivo e aggressivo. Sanno creare superiorità numerica sugli esterni e hanno giocatori di grande qualità”, afferma. Il tecnico sa che sarà fondamentale per il Venezia trovare il modo di ribaltare le aspettative: “Dobbiamo essere bravi a controbattere e ad invertire il trend, dato che ovunque andiamo siamo sfavoriti”.

Il Venezia, nonostante le difficoltà, ha bisogno di risultati per risalire la china. Di Francesco è consapevole della responsabilità che ha nei confronti della squadra, dei giocatori e dei tifosi. “La squadra merita di avere maggiori soddisfazioni”, sottolinea, esprimendo la sua determinazione a lavorare per migliorare la situazione. La fiducia nel proprio lavoro e nelle proprie capacità è evidente, e il tecnico sa che ogni partita è un’opportunità per dimostrare il valore della squadra.

In un panorama calcistico in cui gli allenatori possono essere spesso messi in discussione, l’approccio di Di Francesco sembra essere quello di rimanere concentrato sul presente e sul lavoro da svolgere. “Non cerco alibi e non farei comunque una colpa a una società che può fare delle scelte differenti”, dice, mostrando una maturità e una lucidità che possono essere fondamentali in momenti di crisi.

In questo contesto, il sostegno dei tifosi diventa cruciale. La passione e l’affetto del pubblico possono fare la differenza, soprattutto quando le cose si fanno difficili. Di Francesco spera che i suoi ragazzi possano contare su questo supporto, trasformando la pressione in motivazione per affrontare ogni partita con il giusto spirito.

In definitiva, Eusebio Di Francesco continua a lavorare con impegno e determinazione, con la consapevolezza che il calcio è un gioco di alti e bassi. La sua resilienza e voglia di riscatto potrebbero rivelarsi determinanti per il futuro del Venezia e della sua carriera.

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