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Deromedis conquista il podio a Idre, ma la coppa del mondo sorride a Howden

Il mondo dello skicross ha vissuto un finale di stagione emozionante e ricco di colpi di scena, culminando nella tappa conclusiva di Idre, in Svezia. Qui, i migliori atleti della disciplina si sono sfidati in una competizione che ha messo in evidenza il talento del canadese Reece Howden, il quale ha conquistato la Coppa del Mondo, relegando il nostro Simone Deromedis al terzo posto nella finale.

la competizione maschile

Reece Howden si è presentato alla gara di Idre con un vantaggio di 35 punti su Deromedis nella classifica generale. Per ottenere il primo posto, Deromedis avrebbe dovuto recuperare ben 33 punti nell’ultima prova. Tuttavia, il canadese ha dimostrato di avere una marcia in più, superando senza difficoltà le batterie e imponendosi nella big final. Con questo settimo successo della stagione, Howden ha potuto alzare la sua terza sfera di cristallo, un traguardo di grande prestigio che attesta la sua costante superiorità nella disciplina.

Simone Deromedis, rappresentante di spicco dello skicross italiano e trentino di origine, ha dato il massimo nella finale. Nonostante una caduta nella gara precedente, ha dimostrato grande determinazione e resilienza, chiudendo la finale al terzo posto. A precederlo c’era il francese Youri Duplessis Kergomard, che ha coronato una stagione di successi con una prestazione solida e costante. La classifica finale della Coppa del Mondo ha visto Howden in cima con 1038 punti, seguito da Deromedis con 965 punti. La stagione di Deromedis è stata comunque straordinaria, con ben dieci presenze sul podio, comprensive di:

  1. Tre vittorie
  2. Quattro secondi posti
  3. Tre terzi posti

il successo di deromedis

Il successo di Deromedis è stato accolto con entusiasmo dagli appassionati di skicross e dal pubblico italiano, che ha potuto vedere un atleta capace di competere ai massimi livelli in una disciplina tanto adrenalinica quanto tecnica. La sua costanza e determinazione lo hanno reso un punto di riferimento per le nuove generazioni di skicrossisti italiani, ispirando giovani atleti a intraprendere questa disciplina sportiva.

la competizione femminile

Passando alla competizione femminile, la svizzera Fanny Smith ha trionfato nel circuito, conquistando la Coppa del Mondo grazie a prestazioni straordinarie. Smith ha dimostrato di essere una delle atlete più complete e talentuose, chiudendo la sua stagione con una vittoria che la consacra come leader indiscussa del circuito. Alle sue spalle, la canadese Courtney Hoffos ha ottenuto il secondo posto, mentre la connazionale Talina Gantenbein ha completato il podio. Queste tre atlete hanno dato vita a gare spettacolari, contribuendo a elevare il livello del skicross femminile.

Un’altra atleta da tenere d’occhio è Jole Galli, che ha chiuso la sua stagione in sesta posizione a Idre. Grazie a cinque podi in totale, inclusi due successi, Galli ha dimostrato di avere le potenzialità per competere ai massimi livelli e ha concluso la stagione al quarto posto nella graduatoria generale, dietro alle già citate Smith, alla tedesca Daniela Maier e alla canadese India Sherret. La sua crescita nel circuito internazionale è motivo di grande ottimismo per il futuro dello skicross italiano.

In un panorama sportivo in continua evoluzione, lo skicross sta guadagnando sempre più visibilità e popolarità, grazie anche a eventi come quello di Idre, che ha messo in luce non solo il talento dei campioni, ma anche la bellezza e l’adrenalina di uno sport che richiede non solo abilità tecniche, ma anche una notevole dose di coraggio e determinazione.

Il contributo di atleti come Deromedis, Galli e Smith è fondamentale per la promozione di questa disciplina. La loro partecipazione a competizioni di alto livello non solo arricchisce il panorama sportivo, ma offre anche occasioni di confronto e crescita per tutti. Con la stagione che si conclude, l’attenzione si sposta già verso il futuro, con la speranza di vedere nuovi talenti emergere e sfide sempre più avvincenti nel prossimo circuito di Coppa del Mondo di skicross.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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