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Del Toro rivela: ‘Volevano farmi soffrire, ma li ho spaventati’

Nel cuore del Giro d’Italia, Isaac Del Toro, giovane promessa del ciclismo messicano e attuale maglia rosa, continua a sorprendere e conquistare il palcoscenico internazionale. Dopo la tappa Biella-Champoluc, il ventunenne ha rilasciato alcune dichiarazioni che mettono in luce non solo il suo stato d’animo, ma anche la strategia dei suoi rivali. Del Toro ha affermato: “L’altro giorno tanti corridori di classifica hanno iniziato ad attaccare un po’ prima rispetto ad oggi. Oggi si sono mosse Redbull e Visma, volevano avvicinarsi alla fuga e magari vincere la tappa. Volevano farmi soffrire ma forse li ho anche spaventati facendo vedere che c’ero.” Questa sicurezza sorprende per un atleta della sua età.

La tappa cruciale di Biella-Champoluc

La tappa di Biella-Champoluc ha rappresentato un momento cruciale per il Giro d’Italia. Del Toro ha saputo mantenere il suo vantaggio su Richard Carapaz, l’atleta dell’EF Education-EasyPost, aumentando il distacco di due preziosi secondi. Questo piccolo margine potrebbe rivelarsi decisivo nelle ultime fasi della corsa, dove ogni secondo conta. La pressione sui corridori di alta classifica è palpabile e Del Toro, nonostante la giovane età, sembra gestirla con una maturità invidiabile.

Le sfide future e la superstizione

Guardando al futuro, la penultima tappa, che si svolgerà tra Verrès e Sestrière, si preannuncia determinante. Del Toro ha dichiarato: “Domani chiaramente vincere con la maglia rosa sarebbe un sogno, però sono molto scaramantico.” Questa affermazione mette in evidenza non solo l’ambizione del ciclista, ma anche una certa cautela, un aspetto fondamentale nel mondo del ciclismo, dove la superstizione gioca spesso un ruolo significativo.

Del Toro ha anche condiviso il suo ricordo di un’epica vittoria di Chris Froome nella tappa del Colle delle Finestre nel 2018, un momento che ha segnato la storia del Giro. Ha affermato: “L’ho rivista tante volte, una delle tappe più belle nella storia del Giro. Sarà magico correre sulle strade con questa maglia addosso.” È chiaro che l’ispirazione dei grandi del passato alimenta il sogno di Del Toro, che cammina sulle orme di leggende del ciclismo.

Comprensione della gara e strategia

Parlando della tappa di oggi, Del Toro ha spiegato: “Non sono molto sorpreso che nessuno abbia attaccato prima dell’ultima salita, perché il vento cambiava, a tratti era a favore, a tratti era contrario. Se attacchi da troppo lontano e trovi vento contrario poi fai troppa fatica ed è forse questo il motivo per il quale alcuni corridori non ci hanno provato.” Questa analisi dimostra una comprensione profonda della gara e delle sue complessità, riflettendo sia la sua intelligenza strategica sia la sua esperienza accumulata in questi giorni di competizione.

Il Giro d’Italia è noto per la sua imprevedibilità e per le diverse sfide che i ciclisti devono affrontare. Del Toro ha riconosciuto che il ritmo delle ultime giornate ha avuto un impatto significativo sui corridori, affermando: “Però è anche vero che non eravamo molti nel gruppo maglia rosa, si vede che in tutti questi giorni, il ritmo di queste giornate ha fatto tanti danni.” Questo commento evidenzia la durezza della competizione e l’abilità necessaria per rimanere in cima.

Un futuro promettente per il ciclismo messicano

Il Giro d’Italia, che quest’anno celebra la sua 106ª edizione, ha visto un aumento della competitività tra i giovani ciclisti. Del Toro, rappresentante di una nuova generazione, sta dimostrando che il talento e la determinazione possono portare a risultati straordinari. La sua presenza nel ciclismo professionistico è una testimonianza di come il panorama sportivo stia cambiando, con più giovani che emergono e sfidano i veterani.

In un contesto in cui il ciclismo sta vivendo un periodo di grande fermento, con squadre come UAE Team Emirates che puntano su giovani ciclisti, Del Toro rappresenta il futuro di questo sport. La sua capacità di reggere la pressione e di mantenere la calma in situazioni critiche sarà fondamentale nelle prossime tappe del Giro.

Con la tappa di domani che si avvicina, tutti gli occhi sono puntati su Del Toro. La sua determinazione e il suo spirito combattivo potrebbero non solo garantire la vittoria finale, ma anche ispirare una nuova generazione di ciclisti in Messico e in tutto il mondo. La storia del Giro è ricca di eroi e momenti indimenticabili, e Isaac Del Toro sembra pronto a scrivere il suo capitolo in questo straordinario racconto.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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