Decreto Crescita out: quanto risparmiavano le big

La decisione del Governo italiano di abrogare il cosiddetto decreto crescita ha creato il panico tra i club di Serie A, soprattutto le big

Il calcio italiano scende sul sentiero di guerra. La decisione, per certi versi a sorpresa, del Governo italiano di abrogare in via definitiva il cosiddetto ‘decreto crescita, ha scatenato la furibonda reazione di tutti i club di Serie A. Ricordiamo che il provvedimento in questione – approvato nel 2020 in piena pandemia da Covid-19 – ha consentito negli ultimi anni alle società italiane di beneficiare di significativi sgravi fiscali sugli ingaggi dei calciatori acquistati dall’estero. Grazie a questo meccanismo le nostre squadre hanno potuto competere almeno in parte sul mercato dei calciatori con le grandi del calcio internazionale.

Decreto crescita decisivo per Lukaku
Romalu Lukaku è arrivato a Roma grazie al decreto crescita (LaPresse) – Wìigglesport.it

Sbaglia di grosso però chi crede che con il decreto crescita le nostre società più importanti abbiano duellato ad armi pari con le squadre inglesi o spagnole, che hanno mantenuto nonostante tutto un vantaggio importante in termini di incassi e introiti. Non può e non poteva bastare una singola agevolazione fiscale a colmare il gap che separa la Serie A dalla Premier League. Ora però con l’abrogazione del suddetto Decreto le nostre grandi faticheranno molto di più a trattare l’acquisto di grandi giocatori dall’estero.

Addio al Decreto Crescita, quanto perdono le big di Serie A: i numeri parlano chiaro

Il primo nome che viene in mente è quello di Romelu Lukaku: il centravanti belga è arrivato a fine agosto in prestito dal Chelsea alla Roma ed in questo caso solo grazie ai benefici fiscali del decreto il club capitolino ha potuto procedere all’ingaggio dell’ex Inter.

Scendendo più nel dettaglio, calcioefinanza.it ha stilato una tabella in cui sono riportate le cifre esatte risparmiate dai cinque club che più di tutti hanno usufruito del provvedimento. Dati che confermano le deflagranti conseguenze che l’abrogazione del decreto provocherà.

La Roma penalizzata dall'abrogazione del Decreto
Il presidente della Roma Dan Friedkin è furioso (LaPresse) – Wigglesport.it

In testa c’è la Roma che grazie agli sgravi fiscali del decreto crescita risparmiava 21 milioni di euro sugli ingaggi dei calciatori. In seconda posizione con 20 milioni e mezzo il Milan, che precedeva la Juventus attestatasi a 17 milioni e mezzo di euro. Ai piedi del podio troviamo il Napoli che vantava un risparmio di 14 milioni, mentre a chiudere questa classifica c’era l’Inter con appena 13 milioni di euro. Come si può notare non parliamo di cifre monstre, ma di certo il danno causato dalla decisione dell’esecutivo è pesante.

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