
Decaro: il tradimento di un tifoso nei confronti del Bari - ©ANSA Photo
Durante un recente incontro con i tifosi della squadra biancorossa, l’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha espresso il suo profondo rammarico e la sua delusione nei confronti della gestione attuale del club. La sua dichiarazione ha colpito nel segno, evidenziando un sentimento di tradimento che molti sostenitori condividono. Decaro ha affermato: “Si è rotto un rapporto che non si sanerebbe neanche andando in Serie A”. Questa frase riassume efficacemente l’impatto emotivo che la situazione attuale ha avuto sui tifosi, che si sentono sempre più distaccati dalla squadra che tanto amano.
La questione della multiproprietà
La questione centrale dell’incontro è stata la multiproprietà del club, un tema che è emerso con prepotenza dal 2018, anno in cui la Filmauro, riconducibile alla famiglia De Laurentiis, ha acquisito il Bari, già all’epoca reduce da un fallimento e retrocesso in Serie D. Questo modello di gestione ha sollevato numerose polemiche fra i sostenitori, che temono che le priorità della proprietà siano più focalizzate sul Napoli, squadra di Serie A, piuttosto che sul Bari.
Decaro ha tracciato una ricostruzione dettagliata dei giorni in cui il titolo sportivo del club fu ceduto. Il 23 luglio 2018, la Figc ha richiesto la pubblicazione di una manifestazione di interesse per il Bari, la prima di questo tipo in Italia. La scadenza per l’iscrizione al campionato era fissata per il 6 agosto e, come ha rivelato Decaro, ben 11 società si erano dichiarate interessate, ma solo tre di esse presentarono la documentazione completa. La commissione che valutava le proposte ha preso in considerazione l’esperienza pregressa delle società, e alla fine, Decaro ha dovuto prendere una decisione cruciale: scegliere tra i De Laurentiis e un’altra società. “Io scelsi De Laurentiis e oggi, per le condizioni che c’erano allora, rifarei la stessa scelta”, ha affermato.
Le promesse non mantenute
Tuttavia, queste parole non hanno placato le preoccupazioni dei tifosi. Molti si domandano se la scelta di Decaro sia stata la migliore per il futuro del Bari, specialmente alla luce delle recenti prestazioni della squadra e delle promesse non mantenute. La speranza di una rapida risalita in Serie A, che avrebbe potuto cambiare le sorti del club, sembra sempre più lontana.
Un altro punto controverso toccato da Decaro riguarda la promozione in Serie A sfiorata nel 2023. “Avevano ormai venduto, erano tre persone e io le ho conosciute”, ha rivelato, riferendosi a potenziali acquirenti del club in caso di promozione. “Erano tre imprenditori italiani. Però non siamo andati in Serie A”, ha sottolineato, lasciando trasparire una certa frustrazione per le opportunità perse.
La situazione attuale e il futuro del Bari
La multiproprietà, un argomento delicato nel panorama calcistico italiano, mette i tifosi di fronte a una questione cruciale: può un club con due squadre di proprietà della stessa famiglia garantire un adeguato supporto e attenzione a entrambe? Questa situazione ha alimentato un clima di incertezza e insoddisfazione tra i sostenitori, che temono che il Bari possa diventare un semplice “satellite” del Napoli, senza un’identità e un progetto autonomi.
Inoltre, il malcontento tra i tifosi è stato amplificato da alcune scelte strategiche della dirigenza, che sembrano non aver tenuto conto delle aspettative e dei desideri della tifoseria. La mancanza di comunicazione e di trasparenza da parte della proprietà ha ulteriormente aggravato la situazione, portando molti a sentirsi esclusi dal processo decisionale che riguarda la loro squadra del cuore.
La frustrazione espressa da Decaro non è solo personale, ma rappresenta un sentimento collettivo. I tifosi del Bari hanno investito tempo, passione e risorse in una squadra che, per molti, rappresenta un simbolo di identità e appartenenza. La paura di vedere il club scivolare ulteriormente in basso, senza la possibilità di un riscatto, è palpabile.
Il futuro del Bari è quindi incerto. Le scelte che verranno fatte nei prossimi mesi saranno determinanti per il destino della squadra e per il recupero della fiducia da parte dei tifosi. La strada verso una gestione più trasparente e attenta alle esigenze dei sostenitori è ancora lunga, ma è fondamentale che la proprietà, rappresentata dai De Laurentiis, comprenda l’importanza di un dialogo aperto con la comunità calcistica barese.
I tifosi, che hanno dimostrato un attaccamento incondizionato al Bari, non chiedono altro che di essere ascoltati e rispettati. La passione per il calcio è un valore inestimabile, e i club devono riconoscerlo. In un contesto così complesso, la speranza è che il Bari possa tornare a brillare, riportando entusiasmo e orgoglio nella propria città.