
Decaro dialoga con i tifosi del Bari mentre gli ultras protestano contro la multiproprietà - ©ANSA Photo
A Bari, nel quartiere Japigia, si è svolta una manifestazione che ha visto la partecipazione di circa 500 ultras del Bari Calcio, un evento significativo che ha messo in luce le tensioni esistenti tra la tifoseria e la dirigenza del club. I sostenitori biancorossi hanno espresso il loro forte dissenso nei confronti della multiproprietà della squadra, una situazione che considerano dannosa e insostenibile per il futuro del club. L’occasione dell’incontro, organizzato dall’ex sindaco Antonio Decaro, si è rivelata un momento cruciale per discutere le decisioni passate riguardanti la gestione del Bari Calcio.
il tema della multiproprietà
Il tema principale della protesta è legato alla multiproprietà del club, che dal 2018 è sotto il controllo della famiglia De Laurentiis, già proprietaria del Napoli. Questa operazione è stata possibile grazie a una decisione assunta dall’allora sindaco Decaro, il quale ha affidato il titolo sportivo alla Filmauro, società della famiglia De Laurentiis, dopo il fallimento del Bari Calcio e la conseguente retrocessione in Serie D. I tifosi, però, ritengono che questa soluzione non abbia portato benefici, anzi, ha aggravato la situazione, rendendo difficile la risalita della squadra.
Nonostante l’incontro fosse previsto all’interno del Teatro Abeliano, gli ultras hanno deciso di non entrare, preferendo rimanere all’esterno per manifestare il loro dissenso. “Siamo stanchi di questa situazione, devono andarsene”, hanno urlato i tifosi, intonando cori di protesta contro la multiproprietà e chiedendo un cambio di rotta nella gestione del club. Questa azione di protesta evidenzia non solo il malcontento dei tifosi, ma anche un forte desiderio di riappropriarsi della propria squadra, una squadra che per molti rappresenta non solo un simbolo sportivo, ma anche un pezzo di identità culturale e sociale della città di Bari.
un incontro significativo
L’incontro con Decaro, inizialmente programmato per il 6 marzo scorso, era stato rinviato a causa del tragico crollo di una palazzina in via De Amicis. Questo incidente ha suscitato grande preoccupazione nella città e ha portato a una riflessione più ampia sul tema della sicurezza e della gestione del territorio urbano. Tuttavia, il rinvio non ha placato il malcontento dei tifosi, che si sono ritrovati in massa per ribadire la loro posizione contro la dirigenza del club.
Durante la manifestazione, gli ultras hanno esposto striscioni e manifesti, esprimendo il loro desiderio di un Bari Calcio che sia nuovamente competitivo e rappresentativo del territorio. Le parole di protesta risuonavano forti e chiare, un richiamo alla necessità di un cambiamento radicale nella governance del club. La multiproprietà, secondo i tifosi, ha portato a una gestione che non tiene conto delle necessità e delle aspirazioni della tifoseria e della città.
la richiesta di maggiore coinvolgimento
Antonio Decaro, ora presidente della commissione Ue per l’Ambiente, si è trovato in una posizione delicata. Da un lato, c’è la sua responsabilità per le decisioni passate che hanno portato alla situazione attuale del Bari Calcio; dall’altro, la necessità di rispondere alle legittime richieste dei tifosi. In questo contesto, l’incontro rappresenta una sorta di prova di ascolto e di dialogo, ma la scelta degli ultras di non entrare nel teatro dimostra quanto sia profondo il loro dissenso.
Oltre alla contestazione della multiproprietà, i tifosi hanno richiesto anche un maggiore coinvolgimento nelle decisioni riguardanti il club. L’idea di una gestione più trasparente e partecipativa è diventata un tema centrale nella loro rivendicazione. La tifoseria del Bari, storicamente molto attiva e appassionata, chiede di essere parte integrante del processo decisionale, affinché si possano costruire le basi per un futuro migliore per la squadra.
In un contesto calcistico già segnato da incertezze e difficoltà economiche, la voce dei tifosi rappresenta un elemento fondamentale da prendere in considerazione. La passione e l’impegno della tifoseria possono essere una risorsa preziosa per il rilancio del Bari Calcio, a patto che vengano ascoltati e coinvolti in modo adeguato. La strada da percorrere è ancora lunga, ma la determinazione degli ultras è chiara: vogliono un Bari Calcio forte e competitivo, capace di rappresentare al meglio la città e i suoi valori.