
De Rossi: la mancanza di calcio in strada affossa il talento italiano - ©ANSA Photo
Negli ultimi anni, il dibattito sul calcio italiano ha preso piede, sollevando interrogativi su come mai l’Italia stia faticando a sfornare nuovi campioni. Daniele De Rossi, ex capitano della Roma e attuale proprietario dell’Ostiamare, ha condiviso le sue riflessioni durante una recente conferenza stampa, affrontando il tema cruciale della formazione dei giovani talenti nel calcio. Le sue considerazioni offrono spunti significativi per comprendere le sfide attuali del calcio italiano.
L’importanza del calcio di strada
De Rossi ha iniziato la sua analisi ricordando i recenti successi della Nazionale, in particolare la vittoria dell’Europeo nel 2021. Nonostante questo trionfo, ha sottolineato che l’Italia sembra mancare di talenti di spicco come quelli di altre nazioni, citando nomi come Kylian Mbappé e Phil Foden. Secondo lui, la differenza fondamentale risiede nella cultura calcistica e nell’approccio al gioco. In Italia, si è spesso privilegiato un modo di giocare più difensivo e organizzato.
Ecco alcuni punti chiave espressi da De Rossi:
- Mancanza di spazi di gioco informali: Le partite tra amici nei cortili e nelle strade sono sempre più rare.
- Necessità di esprimere libertà: È fondamentale permettere ai ragazzi di giocare liberamente, senza le rigidità degli allenamenti formali.
- Ritmo di gioco: “Per sviluppare i ragazzi come noi mancano ore di calcio a settimana per strada”, ha affermato, evidenziando l’importanza di queste esperienze informali.
Riflessioni sulla sua carriera e la squadra
Durante la conferenza, De Rossi ha anche parlato della sua squadra, l’Ostiamare, e del suo rapporto con Claudio Ranieri, attuale allenatore della Roma. Ha espresso grande stima per lui, ma ha chiarito di non averlo ricontattato dopo il suo ritorno. Inoltre, ha rivelato di ispirarsi a modelli di presidenza come gli Sensi e ai Friedkin, evidenziando l’importanza della loro visione per il calcio italiano.
Progetti futuri per il centro sportivo
Un altro punto saliente della conferenza è stata la questione della riqualificazione del centro sportivo Anco Marzio. De Rossi ha annunciato che, sebbene non ci sia una data precisa per la conclusione dei lavori, ci sono stati progressi significativi, come l’abbattimento della tribuna abusiva e l’installazione di spogliatoi temporanei. L’assessore comunale, Alessandro Onorato, ha sottolineato come il team di De Rossi abbia fatto più in sei settimane di quanto fosse stato fatto negli ultimi 15 anni.
La riqualificazione non è solo un progetto infrastrutturale, ma rappresenta un passo importante per il rilancio del calcio giovanile nella zona. De Rossi desidera creare un ambiente dove i giovani possano tornare a giocare liberamente, riscoprendo il calcio come una gioia e non solo come un impegno. La sua visione mira a costruire una comunità calcistica forte, dove i giovani possano apprendere non solo tecniche calcistiche, ma anche valori fondamentali come il rispetto, la lealtà e il lavoro di squadra.
Con il suo impegno, De Rossi spera di contribuire a una nuova generazione di calciatori italiani che possano tornare a brillare sulla scena internazionale, riportando l’Italia ai vertici del calcio mondiale.