
De Rossi: il calcio in strada è la chiave per ritrovare i campioni d'Italia - ©ANSA Photo
Daniele De Rossi, ex calciatore della Roma e attuale proprietario dell’Ostiamare, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul futuro del calcio italiano durante una conferenza stampa dedicata ai lavori di riqualificazione del centro sportivo Anco Marzio di Ostia. Le sue parole hanno acceso un dibattito rilevante sull’attuale situazione del calcio nel nostro paese e sulle motivazioni che potrebbero spiegare la mancanza di nuovi campioni.
De Rossi si è chiesto: “Perché in Italia mancano i campioni?”, richiamando alla memoria il trionfo dell’Italia agli Europei del 2021. Nonostante questo successo, non sembra aver avviato una generazione di talenti in grado di sostenere il livello di eccellenza del nostro calcio. Ha fatto un confronto con i campioni di altre nazioni, come Kylian Mbappé della Francia e Phil Foden dell’Inghilterra, suggerendo che la nostra cultura calcistica ci ha portato a eccellere più in difesa, piuttosto che nella costruzione di attaccanti di livello mondiale.
il richiamo al calcio di strada
“Magari tra qualche anno torneranno i Totti e Del Piero”, ha detto De Rossi, evocando i nomi di due icone del calcio italiano. Francesco Totti e Alessandro Del Piero non sono solo simboli di talento, ma anche di un’epoca in cui il calcio si giocava anche nelle strade, nei cortili e nei parchi. Questo è il punto centrale della riflessione di De Rossi: “Per sviluppare i ragazzi come noi mancano ore di calcio a settimana per strada”. Questo richiamo al calcio di strada apre la porta a una questione cruciale: come possiamo ricreare un ambiente in cui i giovani possano esprimere liberamente il proprio talento?
modelli da seguire
Secondo De Rossi, Argentina e Brasile rappresentano due modelli da cui l’Italia potrebbe imparare. “Se guardiamo Argentina e Brasile, la sensazione è che loro continuino a giocare tanto per strada”, ha affermato. Questo approccio ha contribuito a forgiare generazioni di calciatori talentuosi, in grado di affrontare le sfide del calcio moderno con creatività e audacia.
- Gioco libero: La libertà di espressione è fondamentale.
- Cultura calcistica: L’approccio al gioco è intrinsecamente legato alla creatività.
- Opportunità: Creare spazi per il gioco libero è essenziale per lo sviluppo dei talenti.
la situazione attuale del calcio giovanile
La questione non è solo tecnica, ma anche sociale. Negli ultimi decenni, il calcio giovanile in Italia ha subito trasformazioni significative. Con l’aumento dell’urbanizzazione e la diminuzione degli spazi verdi, sempre più ragazzi hanno meno opportunità di giocare liberamente. Le scuole calcio e le accademie sono diventate il principale punto di riferimento per i giovani aspiranti calciatori, ma De Rossi sembra suggerire che questo non è sufficiente. La mancanza di ore di gioco libero potrebbe limitare la creatività e l’inventiva che caratterizzano i veri talenti.
Oltre a queste considerazioni, De Rossi ha parlato anche della sua esperienza alla Roma, esprimendo stima per Claudio Ranieri, con cui ha avuto un rapporto di rispetto e affetto. Ha anche menzionato i Sensi e i Friedkin come modelli di presidenza, dimostrando la sua volontà di apprendere dai leader del settore.
Infine, parlando dello stadio dell’Ostiamare, De Rossi ha chiarito che non è possibile stabilire una data precisa per la sua conclusione. Tuttavia, l’assessore comunale Alessandro Onorato ha fornito aggiornamenti positivi sui lavori in corso. Questi cambiamenti non solo contribuiranno a migliorare le infrastrutture del calcio locale, ma potrebbero anche essere un passo verso un futuro in cui i giovani calciatori abbiano la possibilità di crescere e svilupparsi in un ambiente più favorevole.
Le parole di De Rossi non sono solo una critica alla situazione attuale, ma anche un invito a riflettere su come possiamo garantire un futuro migliore per il calcio italiano, tornando a dare ai giovani l’opportunità di giocare liberamente, proprio come è successo in passato.