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De Rossi apre alla possibilità di allenare all’estero: un futuro da esplorare

Daniele De Rossi, ex bandiera della Roma e della Nazionale italiana, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul futuro della sua carriera, mostrando un’apertura verso l’idea di allenare all’estero. Durante il Premio “Asi Sport e Cultura” al Coni, De Rossi ha affermato: “Allenare all’estero? Sì, perché no.” Questa dichiarazione ha suscitato un certo interesse tra i tifosi e gli esperti del settore, specialmente considerando il suo background e l’esperienza accumulata nel calcio italiano.

L’ex centrocampista ha spiegato di aver trascorso molti mesi a osservare il calcio italiano, riconoscendone l’alto livello, ma ha anche manifestato un forte interesse per le strutture e i ritmi di gioco che caratterizzano i campionati esteri. La sua curiosità per il calcio internazionale non è nuova; De Rossi ha sempre mostrato una mentalità aperta e un desiderio di apprendere, qualità fondamentali per un allenatore che aspira a crescere e a migliorarsi.

l’approccio pragmatico di de rossi

Quando De Rossi parla di allenare all’estero, non si riferisce a una preferenza per un campionato specifico o per una lingua particolare. “Non è un problema di dove, di lingua o di campionato, neanche di categoria”, ha puntualizzato. Questo approccio pragmatico riflette la sua volontà di affrontare nuove sfide e di mettersi alla prova in contesti diversi da quelli a cui è abituato. La scelta di un club per De Rossi si basa principalmente sulla presenza di un progetto serio e di persone con cui costruire un percorso condiviso. Questa visione è particolarmente importante in un’epoca in cui molti allenatori si trovano a dover affrontare contesti complessi e in continua evoluzione.

il progetto con ostiamare

Attualmente, De Rossi è impegnato nella costruzione di una società calcistica che possa funzionare in autonomia, un progetto che sta portando avanti con l’Ostiamare, un club di serie D. Questo impegno dimostra il suo desiderio di mettere in pratica le competenze acquisite sia sul campo che nella gestione, oltre a rappresentare un passo fondamentale per la sua carriera futura da allenatore. “Cerco di concentrarmi sulla costruzione di una società che possa reggersi da sola, con le persone che sto mettendo dietro la scrivania e in campo”, ha dichiarato. Questo approccio imprenditoriale è un segno della sua maturazione professionale, che va oltre il semplice ruolo di calciatore.

una carriera da allenatore in evoluzione

De Rossi, che ha vestito la maglia giallorossa per oltre 18 anni, ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla Roma e ai suoi tifosi. Tuttavia, la sua carriera da allenatore sembra essere orientata verso una maggiore apertura e disponibilità a esplorare nuove opportunità. L’ex calciatore ha anche affermato che il suo futuro è destinato a essere in panchina, evidenziando la sua passione e vocazione per il ruolo di allenatore. “Spero di non avere più così tanto tempo libero, ma non l’ho buttato”, ha aggiunto, suggerendo che sta utilizzando questo periodo di pausa per riflettere e prepararsi al meglio per la sua nuova avventura.

La scelta di allenare all’estero potrebbe rivelarsi un’opportunità significativa per De Rossi, che potrebbe trarre vantaggio da esperienze diverse e da contesti calcistici variegati. Allenatori come lui, con un forte background e una mentalità aperta, possono portare un valore aggiunto alle squadre straniere, contribuendo a una crescita reciproca sia dal punto di vista tecnico che culturale. In un calcio globalizzato come quello odierno, la possibilità di scambiare idee e metodologie di lavoro è un vantaggio cruciale.

Inoltre, De Rossi ha sempre dimostrato una grande capacità di leadership e un forte senso di responsabilità, qualità che saranno fondamentali nel suo futuro da allenatore. La sua esperienza internazionale, avendo giocato in competizioni come la Coppa del Mondo e la Champions League, gli permette di avere una visione più ampia del gioco, rendendolo un candidato interessante per qualsiasi club che stia cercando un allenatore con una mentalità innovativa e una preparazione solida.

In conclusione, l’apertura di Daniele De Rossi verso l’idea di allenare all’estero rappresenta un passo significativo nella sua carriera post-giocatore. Con la giusta opportunità e il supporto di un progetto valido, è probabile che De Rossi possa lasciare un segno importante anche nel mondo degli allenatori, continuando a contribuire al calcio in un modo che riflette la sua passione e dedizione per questo sport.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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