Durante un recente episodio di Open Var, il programma di analisi e approfondimento calcistico in esclusiva su Dazn, Andrea De Marco, responsabile dei rapporti istituzionali per la Can A e B, ha fornito chiarimenti su due episodi controversi avvenuti nelle partite di Serie A. Tra questi, il contatto tra Gleison Bremer e Lorenzo Pellegrini durante il match tra Juventus e Roma, che ha suscitato accese discussioni tra tifosi e addetti ai lavori.
chiarimenti sul contatto bremer-pellegrini
De Marco ha chiarito che il cosiddetto “step on foot” è punibile solo in presenza di un contatto netto e di una certa intensità. Nel caso specifico, secondo il suo parere esperto, il contatto tra Bremer e Pellegrini è stato marginale e, pertanto, non merita di essere sanzionato con un fallo. Questa valutazione conferma la decisione dell’arbitro Sozza, che durante la partita non ha ravvisato gli estremi per un intervento sanzionatorio. La scelta di non punire il contatto sembra dunque essere in linea con il protocollo arbitrale e con le linee guida stabilite dalla Figc e dall’Aia.
l’importanza della formazione arbitrale
Il tema degli episodi controversi in campo è sempre caldo nel mondo del calcio, specialmente in Serie A, dove ogni decisione arbitrale può influenzare il corso di una partita e, di riflesso, la stagione di una squadra. De Marco ha sottolineato l’importanza di una corretta interpretazione delle regole del gioco, evidenziando come la formazione continua degli arbitri sia fondamentale per garantire il fair play e la giustizia in campo.
Oltre al contatto Bremer-Pellegrini, De Marco ha analizzato un altro episodio durante la partita Lazio-Cremonese, che ha coinvolto il portiere Terracciano e il giocatore Noslin. In questa circostanza, l’ex arbitro ha spiegato che la trattenuta in area è stata valutata, ma considerata troppo leggera per essere sanzionata. Ha aggiunto che, in questo caso, il focus principale era sull’eventuale tocco con il braccio da parte del calciatore della Cremonese. Se fosse stato accertato un contatto, l’episodio sarebbe stato punibile con un calcio di rigore. Tuttavia, De Marco ha confermato che non c’era alcun contatto con il braccio, escludendo quindi la possibilità di una punizione.
il futuro dell’arbitraggio in italia
Questi chiarimenti non solo offrono un’interpretazione più chiara delle decisioni arbitrali, ma riflettono anche l’impegno della Figc e dell’Aia nel promuovere la trasparenza nel processo decisionale degli arbitri. Questo tipo di comunicazione è fondamentale per mantenere la fiducia dei tifosi nel sistema arbitrale e per educare gli appassionati di calcio sul funzionamento delle regole del gioco. La chiarificazione degli episodi controversi è un passo importante verso una maggiore comprensione e accettazione delle decisioni arbitrali, che spesso possono sembrare arbitrarie o ingiuste.
Oltre a occuparsi di episodi specifici, De Marco ha colto l’occasione per commentare l’attuale stato degli arbitri giovani. Con l’esordio di Calzavara nel match Sassuolo-Torino, ha evidenziato che la formazione dei nuovi arbitri sta dando i suoi frutti. Il fatto che giovani ufficiali di gara stiano ricevendo l’opportunità di dirigere partite di alto livello è un segnale positivo per il futuro della categoria. Questo non solo rappresenta una rinascita per l’arbitraggio italiano, ma offre anche speranza per una nuova generazione di arbitri, che potrebbero portare fresche idee e approcci innovativi al gioco.
L’inserimento di giovani arbitri nel panorama della Serie A è cruciale per il rinnovamento e per garantire una continuità nella qualità del servizio arbitrale. La formazione e il supporto ai nuovi arbitri sono elementi chiave per garantire che possano affrontare le sfide del calcio moderno, caratterizzato da un ritmo veloce e da situazioni di gioco complesse. De Marco ha espresso ottimismo riguardo a questo sviluppo, sottolineando che il lavoro svolto finora è un chiaro segno di progresso.
In conclusione, l’analisi di De Marco non solo illumina le decisioni recenti riguardanti episodi specifici, ma offre anche uno spaccato del continuo sviluppo e della formazione degli arbitri in Italia. La trasparenza e la chiarezza nella comunicazione sono essenziali per mantenere un dialogo aperto con i tifosi e per promuovere una cultura del calcio basata sul rispetto delle regole e sul fair play. Siamo in un periodo in cui il calcio, più che mai, ha bisogno di figure arbitrarie preparate e capaci di gestire le sfide del gioco, e le dichiarazioni di De Marco rappresentano un passo importante in questa direzione.
