De Biasi su Gattuso: carattere sì, ma non basta per risolvere tutto

Gianni De Biasi, ex commissario tecnico delle nazionali di Albania e Azerbaigian, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul nuovo ct della Nazionale italiana, Gennaro Gattuso. Durante un’intervista a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, De Biasi ha analizzato le potenzialità e le sfide che Gattuso dovrà affrontare nel suo nuovo ruolo. Ha messo in evidenza non solo le qualità personali del tecnico, ma anche le complessità insite nel compito di selezionatore.

Le qualità di Gattuso

Gattuso è noto per il suo carisma e la sua determinazione, avendo già dimostrato di avere una personalità forte sia come calciatore che come allenatore. La sua esperienza con il Milan lo ha messo in luce come un leader capace di motivare e ispirare i suoi giocatori. Tuttavia, De Biasi ha messo in guardia sul fatto che il carattere non basta. “Rino è una persona che ha carattere e determinazione”, ha affermato De Biasi, “ma non è solo una questione di personalità. C’è da capire come si sposerà la sua filosofia con i giocatori a disposizione”.

L’importanza del tempo e della preparazione

Questa osservazione è cruciale, poiché il successo di un selezionatore dipende non solo dalla sua capacità di guidare, ma anche dalla sua abilità nel comprendere le dinamiche di un gruppo. Gattuso avrà la possibilità di lavorare con i giocatori in vista dei prossimi impegni, e De Biasi ha sottolineato che questo tempo a disposizione sarà fondamentale.

1. Contattare i giocatori: Gattuso avrà la possibilità di contattare i giocatori che possono far parte delle sue idee.
2. Condizione fisica: La condizione fisica dei calciatori convocati sarà cruciale.
3. Partire con il piede giusto: È importante che Gattuso inizi bene il suo percorso.

La transizione da allenatore a selezionatore

La transizione da allenatore di club a selezionatore nazionale non è semplice. “Fare il selezionatore è tutt’altra cosa rispetto al ruolo di allenatore”, ha aggiunto De Biasi. Questo cambio di prospettiva richiede una nuova mentalità, poiché un ct vede i propri giocatori solo sporadicamente, ma deve comunque farli sentire importanti e responsabili.

Un altro aspetto fondamentale della gestione di Gattuso sarà il suo staff tecnico. De Biasi ha accennato alla possibilità che figure come Cesare Prandelli e Leonardo Bonucci possano unirsi al nuovo progetto. “La prima domanda che mi faccio è: ma a Rino andranno bene tutte queste persone intorno?”, ha detto. La composizione di uno staff tecnico è cruciale e non deve essere solo una mera aggiunta di nomi prestigiosi. “L’importante è che non siano persone di contorno solo per infiocchettare il regalo”, ha avvertito De Biasi.

La sfida della Nazionale italiana

In un contesto in cui la Nazionale italiana si trova a dover ricostruire dopo un periodo difficile, il ruolo di Gattuso sarà fondamentale. La sua capacità di creare un ambiente coeso e di valorizzare le potenzialità dei giocatori sarà messa alla prova. La pressione è alta, soprattutto considerando le aspettative dei tifosi e la storicità della Nazionale, che ha sempre puntato a risultati di prestigio.

De Biasi ha anche toccato un tema personale, rispondendo a una domanda riguardo a un possibile contatto con la Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC). “Sinceramente non sono mai stato contattato dalla Federcalcio”, ha affermato, evidenziando la sua disponibilità a fornire consulenze, data la sua lunga esperienza nel panorama calcistico internazionale.

Infine, il discorso si è spostato su temi più vicini al cuore del calcio italiano, come la situazione del Brescia, squadra con una storia importante nel calcio italiano. “Spero che non sparisca dal calcio, come qualcuno probabilmente ha cercato di fare”, ha concluso De Biasi.

Con queste considerazioni, De Biasi offre una chiara visione del compito che attende Gattuso. La strada è lunga e piena di insidie, ma le potenzialità ci sono. Ora tocca a Gattuso e al suo staff tradurre le speranze in risultati concreti sul campo.