La Dakar 2026 è pronta a decollare il prossimo sabato 3 gennaio, segnando l’inizio di una nuova stagione nel mondo del motorsport. Dopo aver lasciato il Sud America nel 2020, il rally-raid più famoso al mondo continua la sua avventura nel deserto dell’Arabia Saudita, dove si svolgerà per il settimo anno consecutivo. Quest’edizione presenta un percorso di ben 7.994 chilometri, di cui 4.880 dedicati a prove speciali cronometrate. La partenza e l’arrivo della competizione sono previsti a Yanbu, una città costiera lungo il Mar Rosso, che offrirà uno sfondo spettacolare per i concorrenti e gli appassionati.
La Dakar 2026 si comporrà di 13 tappe, precedute da un prologo che stabilirà l’ordine di partenza per la prima giornata di gara. Questa edizione promette un mix di sfide estreme, con percorsi che spazieranno da canyon rocciosi a dune sabbiose, testando non solo la resistenza dei piloti, ma anche la capacità delle loro vetture di affrontare situazioni impreviste.
Motociclette: un titolo da difendere
Nella categoria delle moto, l’australiano Daniel Sanders si prepara a difendere il titolo conquistato nel 2025. Il pilota della KTM ha dimostrato di avere le carte in regola per affrontare avversari agguerriti e le insidie del terreno saudita. A fianco di Sanders, la squadra KTM schiererà anche l’argentino Luciano Benavides e il giovane spagnolo Edgar Canet, entrambi pronti a dare battaglia per ambire a posizioni di vertice.
Tuttavia, la principale rivale per il titolo potrebbe essere la Honda, che schiera un team di piloti esperti tra cui:
- Tosha Schareina
- Ricky Brabec
- Adrien Van Beveren
- Skyler Howes
Brabec, in particolare, ha un buon palmarès nella Dakar e potrebbe rivelarsi una minaccia seria per chiunque desideri il podio. Tra gli outsider, si fanno notare il sudafricano Bradley Cox e lo spagnolo Lorenzo Santolino, entrambi in sella a moto Sherco, che potrebbero sorprendere con prestazioni inaspettate.
L’Italia sarà rappresentata da diversi piloti, tra cui Paolo Lucci, toscano in sella a una Honda, che ha chiuso al 15° posto nella scorsa edizione. Lucci è noto per la sua determinazione e la sua abilità nel gestire le difficoltà di un rally così impegnativo.
Automobile: la battaglia delle quattro ruote
Nella categoria auto, la Toyota Hilux si conferma la vettura da battere. L’azienda giapponese ha dimostrato una superiorità costante negli ultimi anni, grazie a un mix di tecnologia avanzata e un team di piloti altamente competitivi. Tra i favoriti c’è sicuramente il sudafricano Henl Lategan, che nel 2025 ha conquistato un ottimo secondo posto, dietro al saudita Yazeed Al Rajhi, anch’egli al volante di una Toyota. La rivalità tra i due piloti rappresenta una delle storie più affascinanti di questa edizione.
Inoltre, l’americano Seth Quintero, noto per la sua capacità di vincere almeno una tappa in ogni categoria a cui ha partecipato, sarà un altro concorrente da tenere d’occhio. Il suo talento naturale e la sua esperienza nelle competizioni off-road potrebbero rivelarsi determinanti per la sua performance. Un altro nome di spicco è Toby Price, che si è fatto un nome nel mondo delle moto con due vittorie finali e ora ci prova anche nelle quattro ruote. Il portoghese Joao Ferreira, anch’esso su Toyota, cercherà di migliorare il suo ottavo posto dello scorso anno, puntando su una preparazione meticolosa e una strategia di gara ben definita.
Un percorso di sfide e avventure
L’Arabia Saudita, con il suo paesaggio variegato e le condizioni climatiche estreme, offre la cornice perfetta per un evento di tale portata. I partecipanti dovranno affrontare non solo le difficoltà legate ai percorsi accidentati, ma anche le temperature elevate e le tempeste di sabbia, che possono rendere ogni tappa un’avventura unica.
Le dune del deserto e i canyon rocciosi non sono solo un test per le vetture e i piloti, ma rappresentano anche una sfida per le squadre di assistenza, che devono essere pronte a intervenire in ogni momento. La preparazione logistica è fondamentale e richiede una pianificazione meticolosa per garantire che ogni concorrente possa affrontare le difficoltà del rally.
Con l’inizio della Dakar 2026 alle porte, l’attesa cresce tra i fan del motorsport di tutto il mondo. La competizione non è solo una prova di velocità e resistenza, ma anche un’opportunità per celebrare l’abilità e la passione di chi vive per il brivido delle corse. Non resta che attendere il via, sabato 3 gennaio, e seguire da vicino le gesta di piloti e team in questa straordinaria avventura che è la Dakar.
