Con l’avvicinarsi della Dakar 2025, il mondo dei rally è in fermento. La tradizionale presentazione ufficiale della corsa ha rivelato dettagli entusiasmanti sulla prossima edizione di questa storica maratona, che partirà il 3 gennaio da Bisha, in Arabia Saudita. Sotto la direzione di David Castera, il direttore della corsa, sono state illustrate le novità e i cambiamenti significativi che caratterizzeranno la 47esima edizione della Dakar, la sesta consecutiva che si svolgerà in Medio Oriente.
percorso e tappe della dakar 2025
Il percorso di quest’anno prevede un totale di 7.706 chilometri, di cui 5.146 chilometri di prove speciali, suddivisi in 12 tappe, oltre a un prologo. La partenza da Bisha segnerà l’inizio di un’avventura che culminerà a Shubaytah, porta d’accesso all’immenso deserto dell’Empty Quarter, noto anche come il Quarto Vuoto. Questo deserto, il più grande del mondo, offre un paesaggio mozzafiato ma temibile, rappresentando una vera sfida per i concorrenti.
Uno degli aspetti più interessanti di questa edizione è l’aumento esponenziale del numero di partecipanti:
- 807 iscritti
- 493 mezzi al via
- Record assoluto per la Dakar
L’Italia si distingue in particolare, piazzandosi al terzo posto tra le nazioni più rappresentate, subito dopo Spagna e Francia. Questo dimostra un crescente interesse per la corsa e una crescente partecipazione da parte di piloti italiani, pronti a dare il massimo in un contesto così competitivo.
novità nella sicurezza e nella competizione
Un’altra novità significativa è la divisione del percorso tra veicoli a due e quattro ruote, che interesserà il 45% dell’itinerario. Come ha spiegato Castera, questa modifica è stata studiata per migliorare la sicurezza e l’efficienza della gara, permettendo ai veicoli a motore di partire dopo le moto. Questo cambiamento dovrebbe ridurre il rischio di incidenti notturni, poiché molte auto e camion si erano trovati a navigare nel buio, creando situazioni di difficoltà.
Tra le novità più attese c’è il ritorno della 48Ore Crono, che si svolgerà alla seconda tappa di quest’edizione. A differenza dell’anno precedente, quando si è disputata nel deserto dell’Empty Quarter verso la fine della gara, quest’anno la cronoscalata avrà luogo in una zona variegata a nord di Bisha e si estenderà per ben mille chilometri di prova cronometrata. Questa sfida è destinata a rivelare gli equilibri tra le diverse categorie di veicoli fin dalle fasi iniziali della competizione.
debutto di dacia e ford
All’interno di questo panorama, spicca il debutto di due marchi storici: Dacia e Ford. Dacia parteciperà con una squadra composta da alcuni dei nomi più noti del rally, tra cui Nasser Al-Attiyah, Sebastian Loeb e Cristina Gutierrez. Dall’altra parte, Ford schiera il Raptor T1+, un veicolo da corsa progettato specificamente per affrontare le sfide della Dakar. Il team americano si affida a piloti di grande esperienza, tra cui Carlos Sainz, vincitore dell’edizione 2024 con Audi, Mathias Ekström e Nani Roma. L’arrivo di Dacia e Ford nella competizione è visto come un segnale positivo, poiché dimostra l’interesse crescente dei grandi marchi automobilistici per la Dakar, un evento che rappresenta un banco di prova per l’affidabilità e la robustezza dei veicoli.
Inoltre, il progetto di Dacia, denominato “The Sandriers”, ha l’obiettivo di avvicinare un pubblico più giovane al mondo del rally, rendendo la Dakar non solo una competizione sportiva, ma anche un’occasione di scoperta e avventura. Anche il team Monster Energy Honda Rally, fresco della vittoria dell’edizione precedente con Ricky Brabec, punta a ripetersi, mentre KTM cercherà di rifarsi dopo un anno difficile.
Con un mix così ricco di novità, esperienze e talenti, la Dakar 2025 si preannuncia come un evento imperdibile, capace di catturare l’attenzione e l’entusiasmo di appassionati e concorrenti in tutto il mondo.