Da campo da gioco a palcoscenico culturale: la trasformazione di Napoli con Red Bull King d’o Rione

Da campo da gioco a palcoscenico culturale: la trasformazione di Napoli con Red Bull King d'o Rione

Da campo da gioco a palcoscenico culturale: la trasformazione di Napoli con Red Bull King d'o Rione - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

21 Settembre 2025

Napoli ha vissuto un evento straordinario il 20 settembre 2023, unendo sport, cultura e comunità in un’unica manifestazione: la prima edizione di Red Bull King d’o Rione. Piazza Mercato, storicamente un crocevia di attività e incontri, si è trasformata in un palcoscenico vibrante per una competizione di calcio di strada che ha visto sfidarsi i diversi quartieri della città. Questo torneo ha celebrato non solo il calcio, ma ha anche riscoperto le radici della cultura urbana partenopea, riportando in vita la passione che anima gli abitanti di Napoli.

Il torneo e le squadre partecipanti

Il torneo ha visto la partecipazione di 16 squadre, ognuna rappresentante un diverso rione della città. La competizione si è svolta secondo un format innovativo:

  1. Tutte le squadre partivano da un punteggio di 15 punti.
  2. Il punteggio veniva ridotto in base ai gol subiti.
  3. Punteggi extra venivano assegnati per giocate spettacolari.

Il risultato finale non si basava solo sulla tecnica, ma anche sulla creatività e sull’abilità di coinvolgere il pubblico. Dopo una serie di partite avvincenti, la squadra di Lavinaio si è aggiudicata il titolo, battendo in finale il quartiere Soccavo. Questo successo è stato possibile grazie al sostegno incondizionato dei tifosi, che hanno colorato l’atmosfera con bandiere, cori e striscioni, esprimendo un forte senso di appartenenza.

La giuria e l’atmosfera coinvolgente

La giuria, composta da figure emblematiche del calcio e del mondo dei creator, ha valutato non solo le performance sportive, ma anche la capacità delle tifoserie di creare un’atmosfera coinvolgente. Tra i giudici c’era Emanuele Calaiò, ex attaccante del Napoli, che ha sottolineato l’importanza di eventi come questo nella riscoperta del legame tra squadra e città. “Questa manifestazione mi ha fatto rivivere le sensazioni più autentiche del legame tra una squadra e la sua città”, ha dichiarato Calaiò. La sua osservazione riflette il desiderio di riportare il calcio di strada al centro della vita giovanile, in un’epoca in cui le distrazioni sono molteplici.

Intrattenimento e cultura urbana

Il torneo ha anche rappresentato un’occasione di intrattenimento e socializzazione, non solo per i partecipanti ma anche per il pubblico. Moonryde, uno dei creator di Red Bull, ha condiviso la sua gioia per l’evento, evocando ricordi d’infanzia legati al calcio di strada. La sua proposta di introdurre elementi di sorpresa, come malus o cambi di regole durante le partite, ha sollevato sorrisi tra i presenti, sottolineando quanto il divertimento e la spontaneità siano essenziali nel gioco.

Oltre al calcio, l’evento ha offerto un’ampia gamma di intrattenimenti. ZW Jackson ha fatto da host, guidando il pubblico con energia e carisma, mentre Damianito ha animato la serata come DJ ufficiale. Questa miscela di sport e musica ha creato un’atmosfera festosa, rendendo Piazza Mercato un luogo di ritrovo e celebrazione. La performance di Vale Lambo, artista noto nella scena urban napoletana, ha ulteriormente arricchito l’evento, trasformando la piazza in un palcoscenico a cielo aperto. L’interazione tra sport e cultura ha dimostrato come il calcio possa essere un linguaggio universale, capace di unire persone diverse in un’unica celebrazione.

L’importanza di Red Bull King d’o Rione va oltre il solo aspetto ludico; l’evento è stato sostenuto da brand come Kappa e Ford, che condividono i valori di inclusione e sostegno alle nuove generazioni. Quest’iniziativa rappresenta un’opportunità per promuovere il calcio come strumento di aggregazione sociale e sviluppo giovanile.

In conclusione, Red Bull King d’o Rione ha rappresentato una celebrazione della bellezza del calcio di strada, unendo tradizione e innovazione, sport e cultura, in un evento che ha lasciato un segno profondo nel cuore di Napoli e dei suoi abitanti.

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