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Cortina accoglie il conto alla rovescia: manca un anno alle Paralimpiadi

L’emozione a Cortina d’Ampezzo è palpabile, poiché è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per le Paralimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. A un anno esatto dall’apertura dei giochi, Omega, il cronometrista ufficiale, ha svelato un imponente Countdown Clock situato in Piazza Angelo Dibona, nel cuore della località ampezzana. Questo orologio non solo segna il tempo rimanente, ma è anche un simbolo tangibile dell’attesa crescente per un evento che promette di essere indimenticabile.

il countdown clock: un simbolo di attesa

L’orologio conta giorni, ore, minuti e secondi ed è dotato di quattro cronometri continui, presentando le informazioni sia in italiano che in inglese per garantire l’accessibilità a tutti i visitatori. Il grande emblema di Milano Cortina 2026 abbellisce il Countdown Clock, che rimarrà in esposizione fino all’apertura ufficiale dei Giochi, prevista per il 6 marzo 2026. Questo elemento di design non è solo un semplice strumento di misurazione del tempo, ma rappresenta anche l’impegno e la dedizione di tutte le persone coinvolte nell’organizzazione dell’evento.

la presenza di omega e il significato storico

Raynald Aeschlimann, Presidente e CEO di Omega, era presente a Cortina per il taglio del nastro del Countdown Clock. Durante l’evento, ha sottolineato l’importanza storica di Cortina per il marchio. “Per Omega, Cortina è un luogo di grande eredità sportiva. Siamo stati qui nel 1956 per cronometrare i Giochi Olimpici Invernali ed è molto emozionante tornare, esattamente 70 anni dopo”, ha dichiarato Aeschlimann. La presenza di Omega ai Giochi non è solo una questione di cronometrazione, ma anche di passione per lo sport e il desiderio di celebrare l’abilità degli atleti.

l’importanza delle paralimpiadi

Andrew Parsons, presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, ha condiviso l’entusiasmo per il Countdown Clock, affermando che rappresenta un momento significativo per tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione degli eventi. “C’è una vera energia attorno ai Giochi Paralimpici Invernali e per noi è un onore avere un partner così entusiasta come Omega. Il marchio riconosce i valori del movimento paralimpico e porta tanta esperienza ed expertise nel suo ruolo”, ha aggiunto Parsons. Le sue parole rispecchiano l’importanza di celebrare l’inclusività e la determinazione degli atleti paralimpici.

Alain Zobrist, CEO di Omega Timing, ha spiegato il ruolo fondamentale che il marchio avrà durante i Giochi Paralimpici. “Per i Giochi Paralimpici, Omega utilizzerà la stessa attrezzatura utilizzata per i Giochi Olimpici, ma con alcune aggiunte speciali per determinati eventi. È quindi un ruolo che richiede molta esperienza e conoscenza”, ha affermato Zobrist. Questo impegno riflette il desiderio di garantire che ogni singolo secondo d’azione venga registrato con la massima precisione, offrendo un’esperienza di gara impeccabile per atleti e spettatori.

un evento unico per la storia delle paralimpiadi

Andrea Varnier, CEO di Milano Cortina 2026, ha messo in evidenza un aspetto unico di queste Paralimpiadi: “Per la prima volta nella storia, i Giochi portano il nome di due città. Dopo il conto alla rovescia per le Olimpiadi iniziato a Milano, ora è la volta di Cortina, per l’evento che celebra il -1 alle Paralimpiadi”. Questa dualità rappresenta non solo un’importante innovazione per il movimento olimpico e paralimpico, ma anche una celebrazione della diversità culturale e geografica che caratterizza l’Italia.

Luca Pancalli, Vicepresidente di Milano Cortina 2026 e capo del Comitato Paralimpico Italiano, ha concluso la cerimonia sottolineando l’importanza di questo evento per tutti gli attori coinvolti. “I Giochi paralimpici sono un’occasione stimolante per tutte le persone coinvolte. Per ogni atleta e spettatore che verrà a Milano Cortina 2026, possiamo promettere che sarà un momento indimenticabile”. Le sue parole riassumono perfettamente l’essenza di ciò che le Paralimpiadi rappresentano: un’opportunità per celebrare il talento, il coraggio e la determinazione di atleti provenienti da tutto il mondo.

Con il Countdown Clock che segna il tempo fino all’apertura dei Giochi, l’atmosfera a Cortina è carica di attesa e speranza. La bellezza delle Dolomiti farà da sfondo a storie di resilienza e successi, trasformando ogni gara in un’esperienza unica e memorabile. Con il supporto di organizzazioni come Omega e l’impegno di tutti i membri del comitato organizzatore, il sogno di un evento che celebra l’inclusione e la diversità sta per diventare realtà.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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