Coppa d’Africa: i ct contro il nuovo format quadriennale, è polemica sulla mancanza di rispetto

Coppa d'Africa: i ct contro il nuovo format quadriennale, è polemica sulla mancanza di rispetto

Coppa d'Africa: i ct contro il nuovo format quadriennale, è polemica sulla mancanza di rispetto - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

25 Dicembre 2025

La Coppa d’Africa è uno dei tornei di calcio più prestigiosi e storici del continente, ma attualmente si trova al centro di una controversia significativa riguardante il suo formato. Con l’annuncio del presidente della Confederazione Africana di Calcio (CAF), Patrice Motsepe, che a partire dal 2028 la competizione si svolgerà ogni quattro anni anziché ogni due, si è aperto un acceso dibattito tra allenatori e giocatori. Questo cambiamento, presentato come una strategia per armonizzare il calendario calcistico mondiale, ha sollevato reazioni contrastanti.

le reazioni dei ct

Due fazioni si sono formate tra i protagonisti del calcio africano. Da un lato, ci sono coloro che vedono questa modifica come una mancanza di rispetto verso il calcio africano. Tom Saintfiet, ct della nazionale del Mali, ha espresso forti critiche, sottolineando l’importanza storica della Coppa d’Africa, che dal 1957 si è tenuta ogni due anni. “Non è giusto che ora ci dicano che dobbiamo aspettare quattro anni. L’Africa merita rispetto”, ha dichiarato Saintfiet, evidenziando le reali motivazioni dietro la decisione e suggerendo che il problema possa essere legato alla Coppa del Mondo e al Mondiale per club.

D’altra parte, non tutti gli allenatori hanno accolto la modifica con scetticismo. Walid Regragui, ct del Marocco, ha notato che il formato biennale ha avuto lati positivi, consentendo a molte squadre di crescere rapidamente dopo un insuccesso. “Ci sono aspetti positivi e altri meno”, ha affermato, evidenziando la necessità di affrontare la nuova sfida con determinazione.

le preoccupazioni interne alla caf

Le reazioni all’interno della CAF non sono state meno critiche. Fonti all’interno dell’organizzazione hanno rivelato che molti membri del comitato non erano stati consultati prima dell’annuncio di Motsepe, esprimendo sorpresa e preoccupazione. “Questa decisione solleva questioni organizzative che richiedono discussioni approfondite. Siamo rimasti sorpresi”, ha dichiarato un rappresentante della CAF all’agenzia AFP, evidenziando la mancanza di un dialogo interno prima di adottare una decisione così significativa.

le implicazioni future

Il dibattito riguardante la frequenza della Coppa d’Africa tocca questioni più profonde riguardanti l’identità e il valore del calcio africano nel contesto globale. La preoccupazione è che un torneo meno frequente possa ridurre l’attenzione e l’interesse verso una competizione che storicamente ha rappresentato un palcoscenico importante per il talento africano. Alcuni esperti suggeriscono che la modifica potrebbe influenzare la visibilità dei giocatori africani nei club europei, poiché un torneo meno frequente potrebbe limitare le opportunità per i talenti emergenti di mettersi in mostra a livello internazionale.

In un contesto calcistico globale sempre più competitivo, la Coppa d’Africa si trova di fronte a una sfida cruciale: mantenere la sua rilevanza e attrattività in un panorama in continua evoluzione. La decisione di passare a un formato quadriennale, sebbene giustificata da alcune argomentazioni, potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del calcio africano e sulla sua capacità di emergere come protagonista nel panorama calcistico globale.

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