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Coppa America: il Circolo Savoia e il mistero dello stadio del vento

L’assegnazione dell’America’s Cup 2027 a Napoli segna un traguardo significativo per la città e per il panorama velico internazionale. Fabrizio Cattaneo della Volta, presidente del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, ha espresso il suo entusiasmo, sottolineando come Napoli sia vista da velisti di ogni generazione come uno “stadio del vento”. Questa definizione evidenzia le condizioni di vento favorevoli del golfo di Napoli, dove le brezze termiche garantiscono un’ottima esperienza di regata. La primavera napoletana, con il suo clima mite e i paesaggi mozzafiato, offre uno scenario ideale per eventi di questo calibro.

Il prestigio della coppa america

Cattaneo ha elogiato il governo italiano e l’amministrazione comunale per il loro impegno nel realizzare questo sogno. La Coppa America, considerata la competizione di vela più prestigiosa al mondo, non solo celebra la lunga storia di Napoli nella nautica, ma anche il grande lavoro dei circoli velici locali. Il Reale Yacht Club Canottieri Savoia, fondato nel 1893, è uno dei circoli di vela più antichi e prestigiosi d’Italia, avendo ospitato numerose manifestazioni internazionali che hanno contribuito a far di Napoli un punto di riferimento nel mondo della vela.

Eventi di rilievo e promozione della cultura velica

Cattaneo ha ricordato alcuni eventi di grande rilievo tenutisi a Napoli, tra cui:

  1. Mondiali e Europei di Star
  2. European Match Race a fine maggio

Questi eventi non solo hanno messo in luce le capacità organizzative della città, ma hanno anche promosso la cultura della vela tra i giovani, avvicinando nuovi appassionati a questo sport. Con l’America’s Cup nel 2027, Napoli avrà l’opportunità di mostrare al mondo il suo potenziale come sede di eventi velici di alto livello.

La ricchezza della tradizione nautica napoletana

Cattaneo ha sottolineato la straordinaria ricchezza di Napoli, che può vantare la presenza di sei circoli nautici centenari o quasi, tutti situati in un’area ristretta di poco più di un miglio. Questa concentrazione di storicità e tradizione rappresenta un valore aggiunto per la comunità velica e per l’intera città. La sinergia tra i vari circoli potrebbe portare a un’organizzazione più efficace dell’America’s Cup, permettendo di sfruttare al meglio le risorse e le competenze locali.

Uno degli auspici espressi da Cattaneo è che il governo italiano decida di coinvolgere attivamente i circoli nautici nell’organizzazione dell’evento, riprendendo l’esempio dei Giochi Velici di Napoli del 1960. La collaborazione tra le diverse realtà veliche potrebbe garantire un’atmosfera di festa e condivisione tra gli appassionati di vela e i cittadini napoletani.

Non si può dimenticare il contributo di Pippo Dalla Vecchia, storico presidente del Circolo Savoia, che all’inizio del nuovo millennio aveva già immaginato la possibilità di portare l’America’s Cup a Napoli. La sua visione si è concretizzata in un momento storico per la città e per il mondo della vela, dimostrando il potenziale del territorio e la valorizzazione della zona di Bagnoli.

La preparazione per l’America’s Cup richiederà un notevole impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti. Sarà fondamentale lavorare in sinergia con le istituzioni, i circoli nautici e i partner privati per garantire che l’evento si svolga nel migliore dei modi. Napoli avrà l’opportunità di mostrare le sue bellezze non solo ai velisti e agli appassionati di vela, ma anche ai turisti di tutto il mondo.

Inoltre, l’America’s Cup rappresenta un’opportunità unica per promuovere il turismo nautico e la cultura marittima della città. Eventi collaterali, come regate di avvicinamento e manifestazioni legate alla vela, potrebbero attrarre un pubblico variegato, contribuendo a un risveglio del settore turistico. Napoli, con la sua storia, cultura e tradizione velica, è pronta a cogliere questa sfida e a riscrivere un capitolo importante della sua storia marittima.

La comunità velica napoletana è già in fermento e le aspettative sono alte. Con l’America’s Cup in arrivo, Napoli si prepara a diventare il centro del mondo della vela, unendo competizione, passione e bellezza in un evento che promette di essere indimenticabile.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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Luca Baldini

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