Controversia in Francia: il Ramadan scatena reazioni su Angers-Monaco - ©ANSA Photo
La partita di Ligue 1 tra Angers e Monaco, disputata sabato scorso, ha scatenato una vivace polemica in Francia, sollevando interrogativi sulla laicità e sulla gestione delle interruzioni durante le partite di calcio. La Federcalcio francese (FFF) ha smentito le affermazioni secondo cui la pausa nel gioco fosse stata adottata per consentire ai giocatori di rompere il digiuno del Ramadan, un evento che ha attirato l’attenzione di diversi esponenti politici, in particolare di destra e estrema destra.
L’episodio controverso si è verificato al 13° minuto della partita, quando il giocatore degli Angers, Himad Abdelli, è rimasto infortunato, costringendo l’arbitro Willy Delajod a fermare il gioco per consentire il soccorso. Durante questa interruzione, alcuni calciatori di entrambe le squadre hanno colto l’opportunità per assumere integratori e bere, scatenando reazioni indignate da parte di politici, che hanno visto in questo gesto un attacco ai principi della laicità francese.
La FFF ha dichiarato che l’interruzione non è stata effettuata per motivi religiosi e ha ribadito il proprio divieto di interruzioni per tali ragioni durante le partite. A differenza della UEFA e della Premier League inglese, che permettono ai giocatori di interrompere il digiuno del Ramadan, la federazione francese mantiene una posizione ferma sulla questione, evidenziando la necessità di garantire un ambiente neutro e laico nei contesti sportivi.
Politici come Laurent Wauquiez, leader dei deputati di Les Républicains, hanno espresso forte disapprovazione per quanto accaduto. In un post su X, ha affermato:
1. “Partita di calcio interrotta a causa del Ramadan: inaccettabile.”
2. “Invece di sostenere l’uso del velo nello sport, il ministro dello Sport dovrebbe garantire il rispetto della laicità.”
Anche François-Xavier Bellamy, eurodeputato di LR, ha commentato l’evento, descrivendolo come un momento di rottura con l’identità francese e avvertendo riguardo a quello che ha definito un “ingresso dell’islamismo nel mondo dello sport”.
La questione della laicità in Francia è storicamente delicata e complessa. Il principio della laicità, sancito dalla legge del 1905, separa la religione dallo Stato e garantisce la libertà di coscienza. Tuttavia, la sua applicazione nelle istituzioni pubbliche e negli spazi pubblici, come le competizioni sportive, è spesso fonte di dibattito e controversie. Questa situazione ha riacceso il dibattito su come la società francese stia affrontando la diversità culturale e religiosa, soprattutto in un contesto in cui il numero di musulmani è in crescita.
L’interruzione della partita ha sollevato interrogativi anche sulla gestione delle dinamiche sportive in relazione alle pratiche religiose. Mentre alcuni sostengono che gli sportivi dovrebbero avere la possibilità di praticare le proprie credenze anche in campo, altri ritengono che le regole del gioco debbano prevalere. Il deputato del Rassemblement National (RN), Matthias Renault, ha espresso dissenso, inviando una lettera alla FFF in cui affermava che l’interruzione della partita violava i principi di neutralità e laicità.
La reazione della FFF e il dibattito che ne è seguito riflettono un clima politico teso in Francia, dove le questioni legate all’immigrazione, all’integrazione e all’identità nazionale sono al centro di un acceso confronto. La destra francese ha spesso utilizzato tali eventi per mobilitare l’opinione pubblica contro ciò che considerano una minaccia ai valori tradizionali della nazione.
In questo contesto, è importante considerare le esperienze dei giocatori musulmani che praticano il Ramadan. Molti sportivi, sia a livello professionistico che amatoriale, si trovano a dover bilanciare le proprie credenze con le esigenze del loro sport. La questione di Angers-Monaco potrebbe rappresentare un punto di svolta per il dibattito sulla laicità nel calcio francese. La reazione della società e delle istituzioni nei prossimi mesi sarà cruciale per delineare il futuro delle interazioni tra sport e religione in Francia, un paese che si trova a un bivio tra tradizione e modernità.
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