
Coni: Malagò svela il futuro di Carraro, la commissione si prepara a valutare - ©ANSA Photo
Il dibattito sulle candidature per la presidenza del Coni è attualmente al centro dell’attenzione, con Giovanni Malagò, l’attuale presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che ha recentemente rilasciato dichiarazioni significative. Con la scadenza per la presentazione delle candidature che si avvicina, cresce l’incertezza riguardo al parere del ministero dello Sport sulla possibilità di un quarto mandato per Malagò.
“Mi sono limitato a girare il parere alla commissione che adesso dovrà fare le sue valutazioni”, ha affermato Malagò, evidenziando come la responsabilità di interpretare il parere ministeriale spetti alla commissione competente. Questo parere, sebbene non ufficialmente confermato, sembra indicare che non sia possibile per un presidente del Coni ricoprire più di tre mandati consecutivi. Di conseguenza, la candidatura di Franco Carraro, già presidente del Coni in passato, potrebbe essere esclusa.
La cautela di Malagò
Malagò ha espresso cautela riguardo a una sua eventuale dichiarazione prima della scadenza: “Figuriamoci poi se a 24 ore dalla scadenza delle candidature mi vado a esprimere, non ci sarebbe nulla di peggio”. Questa affermazione mette in evidenza la delicatezza della situazione, in cui ogni parola può avere un peso significativo.
La figura di Franco Carraro, noto per il suo lungo percorso all’interno del Coni e per il suo ruolo nella Lega Calcio, rimane al centro del dibattito. La sua potenziale candidatura è stata accolta con interesse e scetticismo, soprattutto a causa della normativa che sembra ostacolarla.
Il ruolo della commissione
La commissione incaricata di valutare il parere del ministero sarà formata da esperti e giuristi che dovranno analizzare attentamente le implicazioni legali e regolamentari. Questo passaggio è fondamentale per garantire che le elezioni si svolgano in modo trasparente e corretto. Malagò ha sottolineato l’importanza della professionalità nel processo decisionale: “Ci sono i tecnici e i giuristi che faranno le proprie valutazioni e ognuno si assumerà le proprie responsabilità”.
La questione dei mandati nel Coni
La questione dei mandati nel Coni non è nuova. Negli ultimi anni, si è intensificato il dibattito sulla necessità di rinnovamento e maggiore rappresentatività nelle istituzioni sportive italiane. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
- Limitare i mandati potrebbe favorire l’ingresso di nuove idee nel management sportivo.
- D’altra parte, c’è il timore che questa restrizione possa escludere figure di esperienza che hanno dimostrato competenza nella guida dell’ente.
- La figura del presidente del Coni è cruciale in un periodo post-pandemia, con sfide come la ripresa delle attività sportive e la gestione dei fondi pubblici.
Inoltre, l’attenzione si sposta inevitabilmente sui possibili candidati alternativi nel caso in cui Carraro fosse escluso. Personalità come il vicepresidente del Coni potrebbero emergere come contendenti, rendendo la competizione agguerrita.
Il clima di attesa continua a crescere, e i membri della commissione hanno il compito di esaminare il parere con rigore. Le loro decisioni avranno un impatto significativo non solo sulle prossime elezioni, ma anche sull’intero panorama sportivo italiano nei prossimi anni. La trasparenza e la correttezza saranno elementi chiave per garantire la fiducia nel processo elettorale del Coni, un ente fondamentale per la promozione e la gestione dello sport nel nostro paese.