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Como senza Paz contro l’Empoli: Fabregas si affida a Cutrone

La sfida tra Como ed Empoli si preannuncia cruciale per il destino della squadra lariana nel campionato di Serie B. Questo incontro potrebbe delineare in modo definitivo il futuro del team in termini di salvezza, soprattutto considerando la posizione in classifica delle due squadre. Con l’Empoli che si trova in zona retrocessione, il Como ha l’opportunità di allungare il proprio vantaggio e mettere pressione agli avversari.

La situazione del Como

Il Como arriva all’incontro dopo un pareggio poco soddisfacente contro il Venezia e una sconfitta in rimonta contro il Milan, che ha evidenziato alcuni limiti da colmare. La squadra di Cesc Fabregas, ex campione del mondo e icona del calcio spagnolo, è consapevole che per mantenere viva la speranza di salvezza, è fondamentale conquistare i tre punti in casa. Attualmente, il Como si trova a +7 punti dalla zona retrocessione e un ulteriore successo potrebbe portare il vantaggio a dieci punti, un margine che renderebbe la situazione molto più tranquilla per il finale di stagione.

Assenze importanti

Tuttavia, Fabregas dovrà fare a meno di Nico Paz, uno dei giocatori chiave della squadra, che sarà squalificato per questa gara. La sua assenza si farà sentire, considerando che Paz ha dimostrato di essere un elemento fondamentale nel gioco offensivo del Como. Per ovviare a questa mancanza, il tecnico spagnolo potrebbe optare per il modulo 4-2-3-1, schierando uno tra Maxence Caqueret e Lucas Da Cunha nel ruolo di trequartista. Entrambi i giocatori hanno dimostrato di avere qualità e visione di gioco, ma la scelta finale dipenderà dalle condizioni di forma e dalle caratteristiche richieste per affrontare l’Empoli.

In attacco, il Como punterà su Patrick Cutrone, che sembra avere un vantaggio su Tasos Douvikas per una maglia da titolare. Cutrone, ex attaccante del Milan, ha il compito di trasformare le occasioni in gol e dimostrare di essere un attaccante di valore in un campionato difficile come la Serie B. La sua esperienza, unita alla voglia di rilanciarsi dopo un periodo di difficoltà, potrebbe rivelarsi determinante per il Como in questa gara cruciale.

Oltre all’assenza di Paz, Fabregas deve fare i conti anche con la mancanza di Dele Alli, anch’esso squalificato, e la stagione finita per Alberto Dossena, che ha subito un intervento chirurgico per una lesione del legamento crociato anteriore destro. Dossena, un altro elemento importante della squadra, dovrà affrontare un lungo periodo di recupero, lasciando un vuoto difficile da colmare in difesa.

La situazione dell’Empoli

L’Empoli, dal canto suo, sta vivendo una stagione complicata e si trova attualmente in una posizione di classifica preoccupante. La squadra toscana, terzultima, ha bisogno di punti per risalire la china e allontanarsi dalla zona retrocessione. Gli uomini di Paolo Zanetti sono reduci da risultati altalenanti e saranno motivati a strappare punti importanti in trasferta. La sfida al Sinigaglia rappresenta per loro un’opportunità da non perdere, e l’atteggiamento in campo sarà fondamentale per affrontare una squadra come il Como, che gioca tra le mura amiche.

Il Como, dal canto suo, avrà il supporto del suo pubblico, un fattore che potrebbe giocare un ruolo chiave nel determinare l’esito del match. I tifosi lariani sono noti per il loro calore e la loro passione, e l’atmosfera che si respirerà al Sinigaglia potrebbe essere decisiva per spronare la squadra verso una vittoria fondamentale.

In sintesi, la partita di oggi rappresenta un crocevia importante per il Como, che ha l’opportunità di mettere una seria ipoteca sulla salvezza. La mancanza di Paz e Dele Alli è un ostacolo, ma Fabregas ha dimostrato di saper gestire situazioni di emergenza. Con l’apporto di Cutrone e degli altri giocatori, la squadra lariana potrebbe riuscire a conquistare i tre punti e mantenere vive le speranze di una stagione positiva. La lotta per la salvezza è sempre più intensa, e ogni incontro diventa una battaglia cruciale nel cammino verso la permanenza in Serie B.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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