
Cina fuori dal Mondiale: esonerato il ct Ivankovic - ©ANSA Photo
La federazione calcistica cinese ha recentemente annunciato l’esonero di Branko Ivankovic, il tecnico croato della nazionale, a causa della mancata qualificazione per i prossimi Mondiali di calcio del 2026, che si svolgeranno in Stati Uniti, Canada e Messico. Questa decisione, comunicata ufficialmente, segna un momento cruciale per il calcio cinese, che ha visto le sue ambizioni infrangersi durante il percorso di qualificazione.
La qualificazione ai Mondiali rappresentava un obiettivo fondamentale per la Cina, un paese dove il calcio suscita un grande interesse. Tuttavia, la nazionale, attualmente al 94° posto nel ranking FIFA, ha affrontato un cammino difficile. La recente sconfitta contro l’Indonesia, che ha segnato la settima sconfitta su dieci partite, ha definitivamente spento le speranze di accesso agli spareggi. In un contesto calcistico in continua evoluzione, la Cina si trova di fronte a una realtà difficile, dove gli investimenti e le aspettative non si sono tradotti in risultati sul campo.
la decisione della federazione
Nel comunicato ufficiale, la federazione ha dichiarato: “La nazionale maschile non è riuscita a qualificarsi per la fase dei barrage, e quindi il contratto del selezionatore e quelli del suo staff sono automaticamente rescissi, in conformità di quanto stabilito a suo tempo”. Questa affermazione evidenzia non solo la gravità della situazione, ma anche l’urgenza di un cambiamento radicale all’interno della squadra.
Branko Ivankovic, noto per le sue esperienze in club e nazionali, aveva assunto il ruolo di ct della Cina nel 2021 con l’intento di portare nuova linfa al calcio cinese, senza però ottenere risultati tangibili. La sua carriera include anche un’importante parentesi come allenatore della nazionale iraniana, dove ha ottenuto risultati significativi, compresa la qualificazione ai Mondiali. Tuttavia, le strategie adottate non si sono rivelate efficaci con la selezione cinese.
il futuro della nazionale
In attesa di un nuovo allenatore, il posto di Ivankovic è stato temporaneamente occupato da Dejan Djurdjevic, attuale allenatore della nazionale Under 19. Djurdjevic, di origine serba, porterà una nuova prospettiva e una visione fresca alla squadra, mentre la federazione si prepara a cercare un tecnico che possa guidare la nazionale verso un futuro più promettente.
Il calcio in Cina ha vissuto anni di investimenti massicci, con club che hanno ingaggiato giocatori di fama internazionale e allenatori di alto profilo. Tuttavia, i risultati a livello nazionale sono stati deludenti. La Cina ha partecipato solo a un’edizione dei Mondiali, quella del 2002, e da allora ha lottato per ritornare ai vertici del calcio mondiale. La speranza di una rinascita del calcio cinese è ancora viva, ma la strada da percorrere è lunga e impervia.
le sfide future
Molti tifosi e osservatori del calcio si chiedono quali saranno i prossimi passi della federazione. Sarà fondamentale per la Cina investire non solo in figure di spicco a livello internazionale, ma anche nel settore giovanile e nelle infrastrutture. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
- Investimenti nel settore giovanile: Creare una solida base per nutrire la nazionale di talenti locali.
- Miglioramento delle infrastrutture: Potenziare le strutture di allenamento e sviluppo giovanile.
- Rilancio della Chinese Super League (CSL): Ripristinare la competitività della lega per attrarre talenti.
Il calcio, come sport, ha il potere di unire le persone e creare un senso di appartenenza. La Cina ha un enorme potenziale, non solo in termini di popolazione ma anche in termini di passione per lo sport. Con una pianificazione corretta e una strategia a lungo termine, è possibile sperare che il calcio cinese possa, un giorno, tornare a competere ai massimi livelli, sia in Asia che nel contesto globale.
La situazione attuale mette in luce la necessità di un rinnovamento profondo e di una riflessione sui modelli di sviluppo calcistico. La federazione e i dirigenti sportivi dovranno lavorare insieme per tracciare un percorso che possa riportare la Cina nel panorama calcistico internazionale, con l’obiettivo di non vivere più l’onta dell’esclusione dai tornei mondiali.