Chivu e l’Inter: una rivoluzione in attesa di decollare

Chivu e l'Inter: una rivoluzione in attesa di decollare

Chivu e l'Inter: una rivoluzione in attesa di decollare - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

1 Settembre 2025

La stagione calcistica è iniziata con grandi aspettative per l’Inter di Cristian Chivu, ma la realtà si è rivelata ben diversa. Dopo un esordio trionfale, con una vittoria schiacciante per 5-0 contro il Torino, la squadra ha subito un brusco risveglio, subendo una sconfitta inaspettata contro l’Udinese. Questo risultato ha riacceso antiche fragilità, frenando l’entusiasmo dei tifosi e mettendo in discussione la capacità di Chivu di apportare i cambiamenti necessari per una vera rivoluzione.

Le fragilità della squadra

Il problema principale per Chivu è la mancanza di una vera e propria rivoluzione nella rosa. La sconfitta contro l’Udinese ha evidenziato errori individuali e di reparto, facendo riaffiorare somiglianze inquietanti con le prestazioni deludenti dell’Inter dello scorso anno, sotto la guida di Simone Inzaghi. La squadra ha mostrato segni di vulnerabilità nella gestione del risultato e ha faticato a reagire dopo essere andata in svantaggio, specialmente contro avversari ben organizzati.

  1. Errori individuali: La difesa ha mostrato lacune preoccupanti.
  2. Gestione del risultato: Difficoltà nel mantenere il vantaggio.
  3. Reazione al gol subito: Incertezza e mancanza di incisività.

Un avvio di stagione deludente

I numeri confermano la partenza negativa dell’Inter: si tratta del peggior avvio di stagione dal campionato 2018/19, quando l’Inter di Luciano Spalletti collezionò un ko all’esordio e un pareggio nella seconda giornata. Negli anni successivi, sia Antonio Conte che Inzaghi erano riusciti a conquistare almeno quattro punti nelle prime due partite, evidenziando un trend positivo ora interrotto.

Le delusioni del mercato estivo

Il mercato estivo non ha fornito le risposte sperate. L’Inter ha concluso un affare a sorpresa con l’ingaggio di Manuel Akanji dal Manchester City, principalmente per sostituire Benjamin Pavard, in uscita verso l’Olympique Marsiglia. Questo scambio non ha portato a un reale rinforzo dell’organico, che molti commentatori e tifosi considerano incompleto e carente di innovazioni.

La pressione sui giocatori e sullo staff tecnico è alta, e i tifosi attendono segni di una reazione immediata. Una delle poche note positive è rappresentata dall’esordio in Serie A di Francesco Pio Esposito, attaccante classe 2005, che ha ricevuto un’accoglienza calorosa dal pubblico di San Siro. Le sue parole sui social media, in cui esprime il suo orgoglio per l’esordio, offrono una speranza per il futuro.

Ora, Chivu dovrà lavorare duramente per ricompattare la squadra e trovare una nuova identità. L’Inter ha storicamente dimostrato di avere la capacità di risollevarsi da momenti difficili. Le prossime partite saranno cruciali per capire se la rivoluzione Chivu avrà la forza di decollare o se il club dovrà affrontare una crisi profonda. Mentre il campionato prosegue, i tifosi attendono segnali di ripresa e una risposta decisa da parte della squadra, consapevoli che ogni partita rappresenta un’opportunità per dimostrare che la rivoluzione è solo all’inizio.

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