Chiellini sogna una finale Mondiale contro il Brasile di Ancelotti

Chiellini sogna una finale Mondiale contro il Brasile di Ancelotti

Chiellini sogna una finale Mondiale contro il Brasile di Ancelotti - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

14 Agosto 2025

Giorgio Chiellini, ex difensore della Juventus e della Nazionale italiana, compie 41 anni e riflette sulla sua straordinaria carriera in un’intervista rilasciata a Vivo Azzurro Tv, il canale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Con 117 presenze e 8 reti in Nazionale, Chiellini è diventato un simbolo del calcio italiano, non solo per i trofei vinti, ma anche per la sua leadership e professionalità.

La sua carriera si è contraddistinta per i successi, tra cui l’impegnativa conquista di Euro 2020, dove ha guidato la Nazionale alla vittoria come capitano. “Sono un ragazzo fortunato”, afferma Chiellini, citando il celebre brano di Jovanotti. Il suo legame con la Juventus, dove ha militato per ben 17 stagioni, è profondo e autentico. “La Juve la considero una seconda famiglia”, dichiara, esprimendo il suo affetto per Torino, che ormai considera la sua città.

I successi con la Juventus

La carriera di Chiellini è stata costellata di successi, tra cui i nove scudetti consecutivi vinti con la Juventus, un risultato che ha pochi eguali nella storia del calcio. “A questo club ho dato tanto, ma sono stato ripagato da successi sportivi straordinari e dall’affetto di milioni di tifosi”, afferma con orgoglio.

Durante la sua carriera, Chiellini ha affrontato alcuni dei più grandi attaccanti del mondo. “L’attaccante più forte con cui ho dovuto fare i conti è stato Zlatan Ibrahimovic,” rivela. Ma non sono solo le sfide in campo a restare impresse nella sua memoria. “Il compagno che mi ha insegnato di più è stato Cristiano Ronaldo“, aggiunge, sottolineando l’importanza di aver potuto condividere lo spogliatoio con il fuoriclasse portoghese.

L’esperienza con la Nazionale

La sua avventura con la Nazionale azzurra è iniziata giovanissimo. “Ho messo piede a Coverciano la prima volta a 15 anni”, racconta Chiellini, e prosegue: “Se penso a quanto c’è stato dopo, mi vengono i brividi”. Tuttavia, non tutte le esperienze sono state positive. Chiellini ricorda con amarezza le sue partecipazioni ai Mondiali 2010 e 2014, dove l’Italia non è riuscita a superare il primo turno. “Quando nel 2017 perdemmo il playoff con la Svezia, non ho dormito per più notti”, confessa, rivelando il peso che la sua carriera in Nazionale ha avuto su di lui.

Ma tra le delusioni, c’è stata anche la notte magica di Wembley, quando l’Italia ha conquistato l’Europeo. “Di quell’esperienza conservo ricordi incancellabili. È stata una soddisfazione pazzesca, condivisa con tutti i miei compagni”, esprime Chiellini, rievocando la gioia e l’emozione di quel trionfo.

Sogni e aspirazioni future

Guardando al futuro, Chiellini ha le idee chiare. I prossimi Mondiali si svolgeranno negli Stati Uniti e l’ex difensore spera ferventemente che la Nazionale azzurra si qualifichi. “I nostri ragazzi si ‘devono’ qualificare per dare questa gioia ai tanti bambini che ancora non hanno nemmeno visto l’Italia partecipare”, afferma con passione.

Il sogno di Chiellini è audace e affascinante: “Sogno una finale tra l’Italia e il Brasile allenato da Ancelotti“, dice, sottolineando la sua ammirazione per il tecnico, con il quale non ha mai avuto l’opportunità di lavorare. “Sarebbe una partita storica”, conclude, evocando l’immagine di un match che unirebbe due delle nazionali più titolate della storia del calcio.

Il legame di Chiellini con il calcio va oltre i trofei e le vittorie. La sua carriera è un esempio di dedizione, resilienza e amore per lo sport. Con l’Italia che continua a costruire il suo futuro, l’ex difensore rimane una figura di riferimento, non solo per i giovani calciatori, ma per tutti coloro che seguono il mondo del calcio. La sua storia è quella di un ragazzo che ha sognato in grande e ha avuto il coraggio di perseguire i propri obiettivi, affrontando le sfide con determinazione e passione.

Mentre Chiellini si prepara a intraprendere un nuovo capitolo come dirigente, la sua visione per il futuro del calcio italiano rimane chiara e ispiratrice. Con la speranza di rivedere l’Italia brillare ai prossimi Mondiali, il suo messaggio è forte e chiaro: il sogno continua.

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