Champions: Tudor rivela il massimo che la sua Juve poteva raggiungere

Champions: Tudor rivela il massimo che la sua Juve poteva raggiungere

Champions: Tudor rivela il massimo che la sua Juve poteva raggiungere - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

17 Settembre 2025

La Juventus ha esordito in Champions League con un emozionante pareggio per 4-4 contro il Borussia Dortmund, una partita che ha messo in luce sia il talento che le fragilità della squadra. Igor Tudor, allenatore della Vecchia Signora, ha condiviso le sue riflessioni post-incontro, evidenziando l’importanza delle prestazioni contro avversari di alto livello. “Mi sono piaciute le due prestazioni, abbiamo affrontato squadre fortissime: al momento non si poteva fare di più, c’è anche un discorso di stanchezza”, ha dichiarato Tudor, sottolineando le difficoltà affrontate dai suoi ragazzi in un periodo di intensa competizione.

La difesa della Juventus e le sue fragilità

Nelle recenti partite, la Juventus ha subito un totale di sette gol, un dato che non può passare inosservato. “Non ho una risposta precisa, di certo sono state partite particolari e non credo che ne capiteranno tante altre”, ha continuato l’allenatore. La stanchezza accumulata in un fitto calendario di impegni può influire sulle prestazioni, ma Tudor ha voluto mettere in evidenza anche un aspetto fondamentale: “È bello che il motto ‘fino alla fine’ sia stato rispettato. Lavoriamo quotidianamente sulla mentalità e sul giocare fino all’ultimo minuto; è una cosa che si ottiene non parlando, ma allenandosi tutti i giorni”.

Il contributo di Dusan Vlahovic

Un aspetto da sottolineare è la presenza di Dusan Vlahovic, che ha dimostrato il suo valore entrando dalla panchina e cambiando le sorti della partita. “Chi entra ha un grande spirito, è un bel segnale per la squadra e per me”, ha detto Tudor, enfatizzando l’importanza di avere giocatori pronti a dare il massimo in qualsiasi momento. “I ragazzi stanno capendo un concetto fondamentale: chi comincia la partita è importante, ma il risultato si decide alla fine e quindi anche chi subentra ha la stessa importanza”. Questo approccio potrebbe rivelarsi cruciale per la Juventus, soprattutto in un torneo come la Champions League, dove ogni dettaglio può fare la differenza.

Le polemiche arbitrali e le reazioni degli allenatori

Il tecnico bianconero ha anche espresso il suo disappunto riguardo alla direzione arbitrale, affermando che “ci ha danneggiato”. Secondo Tudor, c’era un rigore a favore della Juventus che non è stato concesso, mentre quello assegnato al Borussia sarebbe stato discutibile. “Non ha avuto una grande giornata”, ha commentato, riferendosi all’arbitro Letexier, alimentando così le polemiche post-partita.

Dall’altra parte, Niko Kovac, allenatore del Borussia Dortmund, ha vissuto emozioni contrastanti. La sua squadra ha mostrato un buon gioco, specialmente nella ripresa, quando sono arrivati tutti e otto i gol del match. “Bisogna dividere la sfida in due gare da 45 minuti; abbiamo dominato per lungo tempo una squadra forte come quella di Tudor, sono estremamente contento”, ha dichiarato Kovac. Tuttavia, la delusione per il pareggio finale non è passata inosservata: “Quelle due reti ci deludono, ma nel complesso ho visto tante cose belle e me le porto a casa”, ha aggiunto il tecnico tedesco.

L’importanza di imparare dai momenti difficili

L’importanza di imparare dai momenti difficili è un tema ricorrente nelle dichiarazioni di Kovac. “L’importante è rialzarti quando sei caduto e imparare la lezione”. Questo approccio mentale è fondamentale per qualsiasi squadra che aspiri a competere ai massimi livelli. La capacità di reagire dopo un colpo duro è ciò che spesso distingue le grandi squadre dalle altre.

Il match ha messo in evidenza il potenziale offensivo di entrambe le formazioni, ma ha anche rivelato difetti difensivi che dovranno essere corretti se entrambe le squadre vorranno proseguire il loro cammino nella competizione. La Juventus, dopo una partenza così intensa, dovrà riflettere su come migliorare la propria solidità difensiva, mentre il Borussia Dortmund dovrà lavorare sulla gestione dei momenti cruciali della partita.

In un contesto così competitivo e ricco di impegni, la Juventus dovrà ora prepararsi per le prossime sfide, sia in campionato che in Champions. La mentalità di “giocare fino all’ultimo minuto” è un principio che Tudor ha instillato nei suoi giocatori, e sarà interessante vedere come questa filosofia si tradurrà in risultati concreti nelle prossime settimane. Con una rosa ricca di talento e potenzialità, la Juventus ha tutte le carte in regola per competere ai vertici della Serie A e della Champions League, ma dovrà affrontare con determinazione e resilienza le sfide che le si presenteranno.

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