La vittoria per 3-0 contro l’Eintracht Francoforte ha segnato un ritorno trionfale dell’Atalanta nel suo habitat naturale, quello delle grandi prestazioni in campo europeo. Con Ivan Palladino al timone, dopo l’era di Gian Piero Gasperini, la squadra ha finalmente mostrato i frutti del lavoro di gruppo e della preparazione mentale. “Ho rivisto l’Atalanta che volevamo rivedere”, ha dichiarato Palladino, evidenziando come questa vittoria sia stata una dimostrazione della forza collettiva del team. “Non ho la bacchetta magica; ho solo cercato di far capire ai ragazzi che serviva coraggio e bisognava metterci qualcosina di più”.
La preparazione mentale e il coinvolgimento dei giocatori
Palladino ha sottolineato l’importanza della preparazione mentale nel percorso che ha portato a questa vittoria. “Ho cercato di toccare i tasti giusti nella loro testa”, ha affermato, evidenziando come la giusta mentalità sia fondamentale in partite di questo calibro. La scintilla che Palladino aveva menzionato alla vigilia del match sembra finalmente essersi accesa, portando a una prestazione che ha reso felici non solo i giocatori, ma anche i tifosi.
Un elemento interessante emerso dopo la partita è il metodo di Palladino per coinvolgere i giocatori. Ha chiesto a ciascun giocatore di scrivere un aggettivo o una parola che rappresentasse il DNA dell’Atalanta. Tra i termini scelti, spiccano ambizione, coraggio, fame, unione, intensità e sacrificio. Questi valori non sono solo parole, ma rappresentano l’essenza del gioco dell’Atalanta, che si è vista sul campo contro una squadra come l’Eintracht, nota per la sua solidità e per il suo gioco aggressivo.
Un secondo tempo decisivo
Il primo tempo della partita è stato equilibrato, con entrambe le squadre che hanno avuto occasioni per segnare. Tuttavia, è stato il secondo tempo a rivelarsi decisivo. Palladino ha notato un netto miglioramento nel tasso tecnico della sua squadra, che ha saputo creare diverse occasioni da rete. “Abbiamo preso due pali”, ha commentato, evidenziando come la fortuna non fosse stata dalla parte della sua squadra nei primi 45 minuti. La capacità di reagire e di aumentare il ritmo nella ripresa ha fatto la differenza.
Tra i protagonisti della serata, spicca Charles De Ketelaere, il giovane talento belga, che ha dimostrato di essere non solo un giocatore offensivo, ma anche un ottimo elemento in fase di non possesso. Palladino ha elogiato il suo lavoro nella riconquista del pallone, sottolineando l’importanza del contributo di ogni singolo giocatore nel processo di costruzione del gioco. “Voglio che gli attaccanti vogliano essere subito coinvolti nella riconquista di palla”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di un gioco coordinato e collettivo.
La leadership di Kolasinac e le sfide future
Un altro giocatore che ha attirato l’attenzione è stato Sead Kolasinac, il quale, nonostante un lungo infortunio, ha mostrato leadership e carisma. “È un grande uomo e un leader dello spogliatoio”, ha affermato Palladino, aggiungendo che “gli manca il ritmo partita, ma ha giocato come se non fosse mai stato infortunato”. Il suo ritorno in squadra è un elemento prezioso per l’Atalanta, dato il suo carisma e la sua esperienza.
Guardando avanti, Palladino ha fatto un appello alla sua squadra: “Ora umiltà, testa bassa e lavorare”, ha esortato, sottolineando che la prossima sfida in campionato contro la Fiorentina sarà altrettanto impegnativa. La Viola, guidata da Vincenzo Italiano, è una squadra agguerrita e in cerca di riscatto, e ogni punto sarà fondamentale per entrambe le formazioni. “Ci sono cose da migliorare come la velocità di palla nel gioco da dietro e le seconde palle”, ha aggiunto, dimostrando di avere ben chiaro il percorso da seguire per mantenere alta la competitività della squadra.
In conclusione, Palladino ha espresso consapevolezza riguardo alle qualità della sua squadra, avvertendo che è essenziale continuare a giocare con lo spirito giusto, pronto a sfidare chiunque. L’Atalanta, storicamente, ha dimostrato di poter competere con le migliori squadre d’Europa, e questa vittoria rappresenta un passo importante nel consolidare la fiducia e la coesione del gruppo, elementi chiave per affrontare le sfide future nel torneo di Champions League e in campionato.
