Nella serata di martedì, l’Atalanta ha affrontato una delle squadre più forti d’Europa, il Paris Saint-Germain (PSG), nella prima giornata della fase a gironi della Champions League. La partita si è conclusa con una pesante sconfitta per i bergamaschi, ma l’allenatore Ivan Juric, pur riconoscendo la superiorità dell’avversario, ha trovato motivi di ottimismo per il futuro.
“Secondo me la differenza è stata abissale”, ha dichiarato Juric ai microfoni di Sky, dopo il fischio finale. Questa frase, sebbene chiara nel suo significato, nasconde una lettura più profonda: il tecnico serbo è consapevole del gap esistente tra la sua squadra e le top squadre europee, ma non si lascia scoraggiare. “Abbiamo fatto bene dopo il primo gol, quando abbiamo fatto 25 minuti giusti”, ha aggiunto, suggerendo che ci sono stati momenti di buona intensità e gioco da parte dei suoi.
la sfida con il psg
Il PSG, con una rosa stellare che include nomi come Lionel Messi, Neymar e Kylian Mbappé, rappresenta una sfida ardua per qualsiasi squadra. La loro capacità di dominare il gioco e di creare occasioni da gol è ben nota, e Juric ha riconosciuto che la sua squadra deve ancora crescere per competere a questi livelli. “Loro sono di un altro livello rispetto a noi”, ha sottolineato, evidenziando la differenza di esperienza e qualità tra le due formazioni.
Nonostante il risultato negativo, Juric ha scelto di vedere il bicchiere mezzo pieno. “Vado controcorrente e dico che da questa partita prendo un sacco di spunti positivi”, ha affermato. Questa affermazione è indicativa di un approccio pragmatico e costruttivo, che potrebbe rivelarsi fondamentale nel lungo periodo. La Champions League non è solo una competizione, ma anche un’opportunità di crescita e di apprendimento per squadre come l’Atalanta, che mirano a consolidarsi nel panorama europeo.
l’assenza di giocatori chiave
Uno degli aspetti che Juric ha sottolineato è l’assenza di alcuni giocatori chiave. “Ci mancano quattro giocatori che hanno un peso specifico – ha indicato – Ci sono Musah, Bernasconi, Kossounou e se rientrano gli altri possiamo essere competitivi”. La mancanza di questi elementi, che rappresentano una risorsa importante per la squadra, ha inevitabilmente influito sulle performance dell’Atalanta.
Musah, giovane talento di origini ghanesi, è considerato un futuro campione, mentre Bernasconi e Kossounou sono pilastri fondamentali della difesa e del centrocampo. Juric ha anche analizzato le partite precedenti contro il PSG, notando che le uniche squadre che sono riuscite a mettere in difficoltà i parigini sono state Strasburgo e Lens. Questo suggerisce che, nonostante la sconfitta, ci sono spunti di strategia e gioco da cui l’Atalanta può apprendere.
un futuro promettente
Il cammino dell’Atalanta in Champions League è ancora lungo e le prossime partite offriranno nuove opportunità per testare le capacità della squadra. Con il ritorno dei giocatori infortunati, Juric spera di poter contare su una rosa più completa e competitiva. La squadra ha già dimostrato di avere il potenziale per competere ai massimi livelli, come dimostrato nelle passate edizioni del campionato di Serie A e nelle competizioni europee.
L’allenatore serbo, che ha preso le redini della squadra in un momento di transizione, ha il compito di costruire un’identità di gioco solida e di sviluppare i giovani talenti a disposizione. La Champions League rappresenta un palcoscenico ideale per dimostrare il valore e la crescita della squadra, e Juric sembra determinato a sfruttare ogni momento, anche nelle sconfitte, per trarre insegnamenti utili.
In conclusione, l’Atalanta si trova di fronte a una sfida impegnativa, ma l’atteggiamento di Juric e la volontà di apprendere dai momenti difficili possono rappresentare la chiave per il successo futuro. Con una rosa piena e un approccio strategico, la squadra bergamasca ha il potenziale per sorprendere e competere con le migliori formazioni d’Europa. La Champions League è un viaggio, e ogni partita porta con sé opportunità uniche di crescita e sviluppo, che l’Atalanta è pronta a cogliere.