Ceferin: il calcio come ancora di salvezza nei momenti difficili

Ceferin: il calcio come ancora di salvezza nei momenti difficili

Ceferin: il calcio come ancora di salvezza nei momenti difficili - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

8 Ottobre 2025

In un contesto di sfide globali e incertezze, le parole di Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, risuonano con una forza particolare. Durante l’assemblea dell’European Club Association (ECA) tenutasi a Roma, Ceferin ha sottolineato l’importanza della resilienza nel calcio europeo, paragonando la forza del nostro sport a quella della città eterna: Roma. “È un onore essere qui, nella città eterna”, ha esordito, richiamando alla mente l’eredità storica di Roma che, nonostante le sue cadute, continua a brillare e a rappresentare un simbolo di forza e resistenza.

Questa resilienza non è solo un tratto distintivo della capitale italiana, ma riflette anche le esperienze del calcio a livello europeo. Ceferin ha parlato di come il mondo del calcio abbia affrontato e superato crisi senza precedenti, dalle guerre alle epidemie, fino ai gravi stravolgimenti economici. “Abbiamo superato guerre, epidemie e stravolgimenti economici, ma il calcio europeo è uscito forte”, ha affermato, evidenziando come il nostro sport possa rimanere un faro di speranza e una fonte di unione in tempi di difficoltà.

L’importanza del coraggio e della riforma

Questo spirito di resilienza è paragonato a quello dei gladiatori, che affrontavano le avversità con coraggio e determinazione. Ceferin ha messo in evidenza il coraggio dimostrato dalla UEFA nel riformare le competizioni per club, un processo che ha richiesto audacia e visione. “Abbiamo mostrato quel coraggio quando abbiamo deciso di riformare le competizioni per club”, ha spiegato. Queste riforme, secondo il presidente, non solo hanno portato valore economico, ma hanno anche migliorato l’esperienza degli spettatori e degli atleti.

Inclusività e coesione sociale

Un aspetto cruciale del suo intervento è stato il richiamo all’inclusività nel calcio. Ceferin ha sottolineato come il calcio europeo debba porsi come un modello da seguire a livello mondiale, opponendosi a tentativi esterni di riformare il nostro sport in modo che favorisca solo un numero ristretto di club. “Noi non organizzeremo mai una competizione per 12 club”, ha dichiarato con fermezza, ribadendo l’importanza di mantenere il calcio accessibile e aperto a tutti.

Le sue parole sono particolarmente rilevanti in un periodo in cui il mondo sta affrontando divisioni e conflitti. “Davanti a crisi politiche e sociali abbiamo bisogno di qualcosa che unisca e il calcio ha questo ruolo e dobbiamo conservarlo”, ha affermato. Questo messaggio sottolinea il valore del calcio come strumento di coesione sociale in un’epoca in cui le persone si sentono sempre più isolate, creando un senso di identità e appartenenza.

Investire nel futuro del calcio

Ceferin ha anche messo in luce il valore del calcio come strumento di coesione sociale. In un’epoca in cui le persone si sentono sempre più isolate, il calcio rappresenta una comunità, un luogo di appartenenza dove i tifosi possono unirsi, condividere emozioni e costruire relazioni. Le partite di calcio, i tifosi e le loro passioni creano un senso di identità e di appartenenza, che va oltre le differenze culturali, sociali ed economiche.

Inoltre, il presidente della UEFA ha voluto sottolineare l’importanza di investire nel futuro del calcio, specialmente nelle nuove generazioni. “Dobbiamo garantire che i giovani possano vedere il calcio come una carriera e come una passione”, ha dichiarato. Questo non solo migliora la qualità del gioco, ma contribuisce anche a formare cittadini responsabili e impegnati nella società.

Un altro punto cruciale emerso dal discorso di Ceferin è l’impatto economico del calcio europeo. La riforma delle competizioni ha portato a una crescita significativa non solo per i club, ma anche per le economie locali. Eventi sportivi di grande rilevanza generano un indotto economico che beneficia anche le piccole e medie imprese. La ripresa economica post-pandemia è stata accelerata anche grazie alla ripartenza delle competizioni calcistiche, che hanno riunito le comunità e stimolato il turismo.

In questo contesto, il calcio non è solo uno sport, ma una vera e propria istituzione sociale che ha il potere di influenzare positivamente la vita delle persone. “Il calcio è un posto dove apparteniamo tutti”, ha affermato Ceferin, ribadendo il valore inclusivo e comunitario di questo sport.

Ceferin ha concluso il suo intervento con un forte appello a mantenere viva la passione per il calcio, a coltivare il senso di comunità e a continuare a lottare per un calcio che rappresenti tutti, un calcio resiliente che possa affrontare e superare qualsiasi difficoltà. In un momento storico complesso, le sue parole ci ricordano che il calcio ha la capacità di unire, ispirare e, soprattutto, di resistere.

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