Casarin elogia Maganiello: una spiegazione rapida che conquista

Casarin elogia Maganiello: una spiegazione rapida che conquista

Casarin elogia Maganiello: una spiegazione rapida che conquista - ©ANSA Photo

Luca Baldini

25 Agosto 2025

La recente partita tra Como e Lazio ha segnato un momento significativo nella storia dell’arbitraggio italiano, grazie alla prestazione di Gianluca Manganiello. L’ex arbitro e designatore Paolo Casarin ha elogiato il suo operato, sottolineando come Manganiello abbia diretto la gara in modo uniforme e deciso per tutti i novanta minuti. In particolare, Casarin ha messo in evidenza la storica spiegazione fornita dal fischietto piemontese riguardo a una decisione presa con l’ausilio del VAR, la tecnologia che ha rivoluzionato il mondo del calcio.

La comunicazione come chiave del successo

Durante l’incontro, Manganiello ha annullato un gol di Castellanos per fuorigioco, e lo ha comunicato direttamente al pubblico presente allo stadio Sinigaglia. Questo gesto ha rappresentato una novità importante: per la prima volta, un arbitro ha scelto di spiegare direttamente ai tifosi la decisione presa dopo una revisione video. “Tutto è avvenuto rapidamente”, ha affermato Casarin durante l’intervento a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, “e questo è un aspetto che negli ultimi anni è stato spesso criticato”. Le lungaggini tra arbitro e VAR sono state oggetto di dibattito, ma ieri abbiamo visto un’applicazione efficace e tempestiva della tecnologia.

L’importanza della comunicazione in situazioni di tensione come quella vissuta al Sinigaglia non può essere sottovalutata. Casarin ha sottolineato che un’informazione chiara e concisa, priva di giri di parole, può influenzare notevolmente la reazione del pubblico. “Il grande stadio ha la capacità di turbare l’arbitro”, ha spiegato, “ma se l’arbitro riesce a fornire un’informazione rapida e convincente, l’accoglienza da parte dei tifosi sarà sicuramente positiva”. Questo approccio non solo rassicura i sostenitori, ma contribuisce anche a mantenere l’autorità dell’arbitro sul campo.

La questione del tempo effettivo di gioco

Ma non è solo la comunicazione a preoccuparsi Casarin. L’ex direttore di gara ha espresso la sua preoccupazione per il tempo effettivo di gioco, affermando che “si continua a giocare troppo poco”. Secondo lui, il calcio dovrebbe garantire almeno sessanta minuti di gioco effettivo, piuttosto che i cinquantquattro attualmente raggiunti. “Se non si rispettano questi standard”, ha continuato Casarin, “si perdono opportunità di gioco, e anche l’arbitro ne risente”.

In un contesto in cui le regole del gioco sono in continua evoluzione, Casarin ha anche affrontato la recente introduzione della regola degli otto secondi, che mira a velocizzare il gioco durante le situazioni di calcio d’angolo. “Non aspettiamoci una pioggia di corner”, ha avvertito. “Spero che qualche arbitro cominci ad applicare questa regola, che non è fondamentale ma che contribuirebbe ad aumentare il tempo effettivo sul campo”.

L’importanza del VAR e della decisione arbitrale

Un altro punto saliente del discorso di Casarin è stato l’invito rivolto da Gianluca Rocchi agli arbitri affinché utilizzino più frequentemente il monitor per le revisioni. Rocchi, attuale designatore degli arbitri, ha enfatizzato l’importanza di mantenere il controllo della partita. Casarin ha approvato queste affermazioni, insistendo sul fatto che, sebbene il VAR sia uno strumento prezioso, è l’arbitro che deve avere l’ultima parola e prendere decisioni con determinazione e chiarezza.

Negli ultimi anni, il mondo del calcio ha visto un’adozione sempre più ampia della tecnologia, ma ciò non è avvenuto senza polemiche. Le critiche riguardanti la gestione del VAR e la sua efficacia sono state molte, e non sempre gli arbitri sono riusciti a mantenere la propria autorità. Casarin ha sottolineato che è fondamentale che gli arbitri non solo comprendano l’importanza del VAR, ma che si sentano anche sicuri nel suo utilizzo, assicurando che le decisioni siano sempre trasparenti e giustificate.

La partita Como-Lazio potrebbe quindi rappresentare un punto di svolta, un modello da seguire per gli arbitri in futuro. La capacità di comunicare in modo chiaro e diretto con il pubblico potrebbe non solo migliorare l’esperienza dello spettatore, ma anche rafforzare la fiducia nell’operato degli ufficiali di gara. Manganiello ha dimostrato che un approccio proattivo e comunicativo può fare la differenza, e Casarin ha espresso la speranza che questa sia solo l’inizio di una nuova era per l’arbitraggio italiano.

In un calcio sempre più dinamico e competitivo, la sfida per gli arbitri sarà di mantenere alti gli standard di efficienza e chiarezza, affinché il gioco continui a essere il protagonista principale, senza che le controversie legate alle decisioni arbitrali ne oscurino il fascino.

Change privacy settings
×