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Canoa: Buonfiglio lancia la sfida ai Mondiali all’Idroscalo

L’Idroscalo di Milano si appresta a diventare il cuore pulsante della Canoa Sprint e Paracanoa durante l’estate di quest’anno. Dal 20 al 24 agosto, il lago che ha visto scrivere la storia della canoa italiana ospiterà i Mondiali di Canoa, un evento di straordinaria importanza che attirerà atleti e appassionati da tutto il mondo. La presentazione dell’evento si è svolta presso la Torre Allianz, con la partecipazione di importanti figure del panorama sportivo italiano.

L’importanza dell’evento

Il presidente della Federazione Italiana Canoa e Kayak, Luciano Buonfiglio, ha espresso entusiasmo e responsabilità per l’organizzazione di un evento di tale portata. “Siamo condannati a vincere o a organizzare grandi eventi per far parlare di noi”, ha dichiarato Buonfiglio, evidenziando l’importanza di questo mondiale non solo per la visibilità della disciplina, ma anche per l’ispirazione che può offrire a migliaia di volontari impegnati nella canoa a livello locale. Con circa 1.200 atleti provenienti da 65 nazioni e ben 36 titoli in palio, si prevede l’arrivo di circa 10.000 spettatori, segno della crescente popolarità di questo sport in Italia e nel mondo.

Investimenti e innovazioni

Organizzare un evento di tale portata non è stata un’impresa semplice. “Abbiamo investito 2,5 milioni di euro per realizzare questo sogno e abbiamo battuto la concorrenza di nazioni come Austria, Germania e Australia”, ha continuato Buonfiglio. Questo investimento ha portato a significativi miglioramenti infrastrutturali, tra cui una potenziata rete internet, essenziale per la copertura mediatica dell’evento. Tra le innovazioni più importanti c’è il nuovo podio per gli atleti paralimpici, che rende l’Idroscalo un punto di riferimento mondiale per l’inclusione e la parità di accesso nello sport.

Sviluppo della canoa in Italia

L’Idroscalo non è l’unico luogo di sviluppo per la canoa in Italia. Buonfiglio ha anche menzionato il centro federale in fase di completamento a Castel Gandolfo, che diventerà un hub strategico nel piano Mattei, destinato a sostenere la preparazione degli atleti provenienti da paesi africani. Questo progetto ha già attirato l’attenzione di diverse nazioni, con cinque iscrizioni già arrivate, tra cui l’Algeria. “Non ci siamo sentiti di dire di no, vogliamo sostenerli”, ha sottolineato Buonfiglio, evidenziando l’importanza della solidarietà e della cooperazione internazionale nello sport.

La conferenza di presentazione ha visto anche la partecipazione a sorpresa del presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha sottolineato l’importanza di ospitare un evento di tale rilevanza in Italia, specialmente in un periodo in cui il nostro paese si prepara ad affrontare altre sfide olimpiche, come Milano-Cortina 2026. “Giochiamo in casa, nell’unico Mondiale di una disciplina olimpica in Italia nel 2025”, ha affermato Malagò, enfatizzando il lavoro di squadra che ha reso possibile questo evento.

L’Idroscalo, storicamente legato alla canoa e ai suoi sportivi, diventa quindi il palcoscenico ideale per mostrare il talento e la determinazione degli atleti, non solo italiani ma di tutto il mondo. La diretta su Rai Sport garantirà una copertura mediatica che porterà il mondo della canoa nelle case di milioni di italiani, creando un’occasione unica per avvicinare il pubblico a questo meraviglioso sport.

Con un evento di tale portata, Milano non solo si afferma come capitale della canoa, ma anche come esempio di come la passione e l’impegno possano trasformare un sogno in realtà. La preparazione degli atleti, le innovazioni infrastrutturali e l’attenzione verso l’inclusione sono solo alcuni dei punti di forza che caratterizzeranno i Mondiali di Canoa all’Idroscalo.

In un periodo in cui il mondo dello sport affronta sfide significative, la canoa italiana si presenta con il piglio giusto, pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, tra successi e passione. Come afferma Buonfiglio, “siamo condannati a vincere”. Questo mondiale non sarà solo un’occasione per competere, ma anche un’opportunità per rafforzare i legami tra sportivi, federazioni e sostenitori, creando un’atmosfera di festa e unione che caratterizzerà questi giorni di grande sport all’Idroscalo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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