Il calcio rappresenta una passione universale che unisce milioni di tifosi in tutto il mondo, ma il suo valore economico va oltre la semplice popolarità. Durante il Social Football Summit 2025, Stefano Azzi, CEO di Dazn Italia, ha messo in evidenza come il legame tra il calcio e i tifosi si intrecci con un valore premium stabilito dalle leghe calcistiche. Questo dibattito è cruciale per comprendere le dinamiche attuali del settore.
L’importanza del digitale nel calcio moderno
Azzi ha sottolineato il ruolo fondamentale del digitale e delle innovazioni tecnologiche nel panorama sportivo. “Il digitale in chiaro e l’innovazione stanno aprendo nuovi spazi di accesso e visione”, ha dichiarato, riferendosi all’evoluzione delle modalità di fruizione delle partite. Oggi, grazie a smartphone e piattaforme streaming, le partite possono essere seguite ovunque. Dazn è stata riconosciuta come Media Broadcaster of the Year per il suo contributo all’innovazione e allo sviluppo del mercato audiovisivo sportivo, evidenziando l’importanza della piattaforma nel calcio moderno.
L’evoluzione economica del calcio italiano
Durante il suo intervento, Azzi ha fornito una panoramica sull’evoluzione economica del calcio italiano, un settore che ha visto un’enorme crescita negli ultimi decenni. Ha messo in evidenza alcuni punti chiave:
- 900 milioni di euro l’anno provenienti dai diritti televisivi della Serie A rappresentano un pilastro fondamentale per l’intero ecosistema del calcio.
- Il dibattito tra accesso gratuito e pagato è cruciale per la sostenibilità del sistema calcistico.
- La sfida è attrarre e mantenere l’attenzione dei tifosi in un contesto di crescente diversificazione delle opzioni di intrattenimento.
“Il nostro obiettivo è trovare il giusto equilibrio”, ha affermato Azzi, evidenziando la necessità di sfruttare la tecnologia per rendere il prodotto calcio sempre più avvincente.
La questione della monetizzazione
Azzi ha anche fatto un confronto interessante tra il valore commerciale del calcio e quello di altri sport. Ha osservato che per raggiungere un ricavo di 900 milioni di euro solo attraverso la pubblicità, sarebbe necessario raccogliere oltre quindici volte il valore della pubblicità programmata al Festival di Sanremo. Questo mette in luce quanto sia difficile monetizzare il calcio in modo simile ad altri eventi sportivi o di intrattenimento.
Inoltre, Azzi ha sollevato una questione cruciale: perché il calcio trasmesso in televisione dovrebbe essere gratuito, quando l’esperienza dal vivo è a pagamento? “Gli sport che sono stati completamente gratuiti hanno un valore di mercato compreso tra i 40 e i 60 milioni di euro, non 900 milioni”, ha affermato, evidenziando il divario tra valore percepito e reale.
La lotta contro la pirateria digitale
Un altro aspetto fondamentale della discussione è la lotta contro la pirateria digitale. Questo fenomeno non solo danneggia i diritti di trasmissione, ma mina anche il modello economico del settore. Azzi ha sottolineato l’importanza di un impegno collettivo da parte delle leghe, dei broadcaster e delle autorità per combattere la pirateria, garantendo che gli investimenti nel calcio possano continuare a crescere in modo sostenibile.
In un contesto globale in continua evoluzione, la sfida per le leghe e i club è mantenere il proprio valore commerciale, rispettando al contempo la propria base di tifosi. La popolarità del calcio è ciò che rende questo sport unico, e preservare questo legame è fondamentale per garantire un futuro prospero per il calcio italiano.
In conclusione, l’intervento di Azzi al Social Football Summit ha messo in luce le sfide attuali e le opportunità emergenti grazie all’innovazione e alla tecnologia. Con un approccio strategico e bilanciato, il calcio può continuare a essere un faro di passione e intrattenimento, mentre le leghe possono trarre vantaggio dall’evoluzione del mercato per garantire un futuro sostenibile.
