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Cagliari: il Tar potrebbe aprire la strada ai risarcimenti per i tifosi bloccati nelle trasferte

Il Cagliari Calcio si trova attualmente ad affrontare una situazione critica riguardante il divieto di trasferta per i suoi tifosi in occasione della partita contro l’Empoli, programmata per domenica 6 aprile 2024, allo stadio “Carlo Castellani”. La decisione dell’Empoli F.C. di avviare la vendita dei biglietti escludendo i residenti in Sardegna ha suscitato forti reazioni tra i tifosi e la dirigenza del Cagliari. È fondamentale sottolineare che non esiste alcun provvedimento ufficiale che giustifichi tale divieto, creando così un clima di confusione e malcontento.

le difficoltà legate all’insularità

La situazione è ulteriormente complicata dalle difficoltà logistiche che i tifosi sardi devono affrontare a causa dell’insularità della Sardegna. Molti sostenitori hanno già investito risorse significative per l’acquisto di biglietti aerei o traghetti per raggiungere la Toscana e supportare la loro squadra. Questo non è solo un problema di accesso allo stadio, ma rappresenta anche una questione di giustizia economica e sociale. I tifosi si trovano ora a dover affrontare costi ingenti senza la certezza di poter assistere all’incontro.

l’appello del cagliari calcio

In una nota ufficiale, il Cagliari Calcio ha lanciato un appello alle autorità competenti, auspicando che venga garantito il diritto dei tifosi di seguire la propria squadra in trasferta. La società ha sempre collaborato con le autorità per garantire la massima sicurezza negli stadi e intende continuare su questa strada. Tuttavia, esprime preoccupazione per decisioni che potrebbero penalizzare in modo indiscriminato una comunità tradizionalmente leale e ospitale.

In caso di conferma del divieto, il Cagliari Calcio ha informato i propri tifosi che sarà possibile presentare ricorso al TAR per la revoca dell’ordinanza, come già avvenuto per i sostenitori della Fiorentina. Inoltre, i tifosi potrebbero richiedere un risarcimento per i danni subiti a causa delle spese sostenute per l’acquisto dei biglietti di trasporto.

una questione di diritti dei tifosi

Questa vicenda non è isolata, ma rappresenta un problema più ampio che coinvolge tifosi di diverse squadre in Italia, in particolare quelli provenienti da regioni insulari. Negli ultimi anni, si sono verificati numerosi casi di divieti di trasferta che hanno sollevato polemiche riguardo alla discriminazione territoriale e ai diritti dei tifosi. Gruppi di tifosi e associazioni stanno chiedendo maggiore attenzione da parte delle istituzioni per le problematiche legate alla mobilità e al diritto di partecipare agli eventi sportivi.

Il divieto di trasferta per i tifosi del Cagliari non è solo una questione sportiva; tocca anche aspetti sociali e culturali, poiché il calcio è un elemento cruciale per l’identità e la coesione delle comunità. Per i tifosi sardi, seguire la propria squadra in trasferta è un diritto fondamentale e un atto di appartenenza e orgoglio.

In questo contesto, il Cagliari Calcio si fa portavoce di un’intera comunità che chiede equità e rispetto. La speranza è che le istituzioni ascoltino le richieste dei tifosi, evitando provvedimenti che potrebbero discriminare ingiustamente le persone in base alla loro provenienza geografica. Un intervento equo delle autorità potrebbe contribuire a ristabilire un clima di fiducia e collaborazione, garantendo il rispetto dei diritti di tutti i tifosi, indipendentemente dalla loro residenza.

La questione del divieto di trasferta si estende oltre il singolo evento sportivo, toccando tematiche più ampie legate alla mobilità, alla cultura e all’identità dei tifosi. La partita di Empoli potrebbe diventare un banco di prova non solo per il Cagliari Calcio, ma anche per il modo in cui il calcio italiano affronta le sfide legate alla sicurezza e alla fruizione degli eventi sportivi da parte dei tifosi.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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