Buonfiglio svela: parte della politica ha ostacolato la mia vittoria al Coni

Buonfiglio svela: parte della politica ha ostacolato la mia vittoria al Coni

Buonfiglio svela: parte della politica ha ostacolato la mia vittoria al Coni - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

13 Settembre 2025

Luciano Buonfiglio, attuale presidente del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), ha recentemente rilasciato dichiarazioni significative durante l’assemblea elettiva straordinaria della Federcanoa. Queste parole rivelano le tensioni politiche che ha affrontato nel suo percorso verso la leadership del Coni. “C’è stata una parte della politica che ha fatto di tutto per non farmi vincere, ma alla fine ha vinto lo sport”, ha affermato con determinazione Buonfiglio, sottolineando l’importanza della meritocrazia e del valore dello sport italiano.

Le sue dichiarazioni risuonano come un grido di battaglia per molti nel mondo dello sport, che, come Buonfiglio, hanno dovuto affrontare non solo la competizione sportiva, ma anche quella politica. La sua elezione a presidente del Coni è stata vista come una vittoria per il merito e per la federazione, piuttosto che una semplice questione di potere politico. “Potevo non essere io, ma il presidente del Coni doveva essere un n.1 federale”, ha aggiunto, rimarcando l’importanza di avere alla guida del comitato qualcuno con una solida esperienza e competenza nel settore.

La carriera di Buonfiglio e il suo impegno

La carriera di Buonfiglio nel mondo dello sport è stata caratterizzata da un impegno costante e da una passione che lo ha portato a ricoprire ruoli significativi all’interno della Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK). “Sono diventato presidente Coni perché una palestra come la FICK non esiste”, ha spiegato, evidenziando il suo attaccamento alla federazione e la volontà di portare avanti un progetto condiviso. La sua candidatura è stata sostenuta da un programma che si arricchiva di volta in volta grazie al dialogo costante con il consiglio nazionale, un approccio che ha sempre cercato di valorizzare le società e gli atleti.

Durante l’assemblea della Federcanoa, Buonfiglio ha ricevuto un riconoscimento speciale: è stato nominato per acclamazione presidente onorario della Federcanoa, un gesto che testimonia il rispetto e la stima che il mondo della canoa ripone in lui. La proposta è arrivata dal vicepresidente vicario e candidato unico alla FICK, Antonio Rossi, un ex campione olimpico e figura di spicco nel panorama sportivo italiano. Durante la cerimonia, sono stati consegnati a Buonfiglio due premi, tra cui una targa dedicata al suo impegno ultraventennale nella federazione.

Il messaggio di unità e cooperazione

Il messaggio della targa è particolarmente evocativo: “Per il valore del cammino condiviso. Perché la guida non si misura solo nelle decisioni, ma nelle capacità di dare significato a ogni tappa e custodire i momenti che rendono grande un percorso”. Queste parole riflettono la filosofia di Buonfiglio, che crede fermamente nella necessità di costruire un percorso collettivo, dove ogni atleta, ogni società e ogni federazione possano contribuire al raggiungimento di obiettivi comuni.

In un contesto in cui il mondo dello sport sta affrontando sfide senza precedenti, dalla gestione della pandemia alla necessità di riforme strutturali, il ruolo del Coni diventa cruciale. Sotto la guida di Buonfiglio, l’ente sta cercando di innovare e migliorare le proprie strategie, con l’obiettivo di garantire un futuro luminoso per gli sportivi italiani. Le sue dichiarazioni evidenziano un forte desiderio di unità e cooperazione, elementi fondamentali per superare le difficoltà e raggiungere risultati di eccellenza.

La visione strategica per il futuro

Nonostante le resistenze politiche, Buonfiglio rimane focalizzato sulla sua missione: promuovere lo sport, sostenere gli atleti e valorizzare le federazioni. Il suo approccio pragmatico e orientato al risultato si riflette anche nella sua visione strategica per il Coni, che prevede un maggior coinvolgimento delle federazioni e una maggiore attenzione alle esigenze degli atleti. Questo è particolarmente importante in vista delle prossime Olimpiadi, dove l’Italia punta a ottenere risultati di rilievo.

Inoltre, l’impegno di Buonfiglio si estende oltre la semplice amministrazione del Coni. La sua volontà di collaborare con le istituzioni, le federazioni e il mondo sportivo in generale è fondamentale per costruire un ambiente favorevole allo sviluppo dello sport in Italia. Le sue parole di sfida nei confronti della politica rappresentano un invito a tutti coloro che operano nel settore a mettere da parte le divergenze e a lavorare insieme per il bene comune.

In conclusione, il futuro del Coni e dello sport italiano dipende dalla capacità di superare le divisioni e di costruire una rete di sostegno reciproco. Buonfiglio sembra essere pronto a guidare questo cambiamento, forte della sua esperienza e della sua passione. La sua leadership potrebbe rappresentare un punto di svolta per lo sport italiano, un momento in cui merito e competenza finalmente prevalgano sulle logiche politiche. La strada da percorrere è ancora lunga, ma con Buonfiglio al timone, la speranza è che il futuro dello sport italiano possa brillare ancora più luminoso.

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