Bruno Pizzul: l’ultimo saluto nel duomo di Cormons

Oggi, il Duomo di Cormons si trasforma in un luogo di raccoglimento e celebrazione per la vita di Bruno Pizzul, uno dei narratori sportivi più amati d’Italia, scomparso il 5 marzo 2023 all’età di 86 anni. La camera ardente, aperta nella mattinata, ha accolto un flusso incessante di visitatori: cittadini, amici e appassionati di sport si sono uniti per rendere omaggio a colui che è stato definito la “voce della Nazionale” per la sua lunga e illustre carriera nel mondo della telecronaca.

Bruno Pizzul è stato una figura iconica nel panorama sportivo italiano, noto per la sua professionalità e il suo stile inconfondibile nel commentare le partite di calcio. La sua voce ha accompagnato generazioni di tifosi, che si sono affezionati non solo alla sua capacità di raccontare il gioco, ma anche alla sua personalità calda e coinvolgente. La camera ardente rappresenta un momento di grande commozione, dove il ricordo di Pizzul si intreccia con le esperienze di chi lo ha conosciuto e amato.

Funerali e omaggi

Nel primo pomeriggio, si svolgeranno i funerali, un momento solenne che vedrà la partecipazione di numerosi volti noti del mondo del calcio e del giornalismo. La famiglia, seduta accanto al feretro, riceve le condoglianze e i saluti di quanti vogliono esprimere la loro riconoscenza e affetto. Su un album posizionato sul sagrato del Duomo, amici e cittadini scrivono dediche toccanti, testimoniando come Pizzul abbia lasciato un’impronta profonda nelle loro vite. Tra le parole di chi lo ha conosciuto, spicca la costante menzione di un “grande uomo”, sottolineando non solo la sua professionalità, ma anche la sua umanità.

Il feretro di Bruno Pizzul è stato adornato con una serie di omaggi, tra cui:

1. Fiori rossi
2. Una sciarpa degli ultras della curva nord di Udine

Questi gesti simboleggiano il legame speciale che il commentatore aveva con la sua terra d’origine e con la squadra locale, rappresentando non solo il rispetto per un grande professionista, ma anche l’amore della comunità per un uomo che ha incarnato la passione e la dedizione al calcio.

Riflessioni della famiglia

Il figlio di Pizzul, Fabio, ha condiviso il suo profondo senso di gratitudine per l’affetto ricevuto in questi giorni difficili. “Siamo stati travolti da un affetto che non ci aspettavamo”, ha dichiarato. “In questi giorni lo abbiamo sentito quasi come un papà in condivisione. Durante la sua vita è stato parecchio in giro: oggi capiamo che averlo condiviso non ci ha tolto qualcosa, ma ci sta regalando un grande affetto.” Queste parole evidenziano come Bruno Pizzul non fosse solo un professionista di successo, ma anche un padre e un marito affettuoso, sempre presente nella vita della sua famiglia.

Un altro aspetto interessante è l’aneddoto raccontato da Fabio riguardo a un consiglio che sua madre aveva dato a Bruno: “Te ne devi andare quando non ti conosce più nessuno”. Questo desiderio di essere ricordato positivamente si riflette anche nell’affetto che ha suscitato tra i suoi fan e colleghi, che oggi si stringono attorno alla sua famiglia per onorare la sua memoria.

L’eredità di Bruno Pizzul

Sul sagrato della chiesa, tra i fiori e i messaggi di cordoglio, si possono notare doni provenienti da organizzazioni che Pizzul ha servito nel corso della sua carriera, come l’Udinese Calcio, la Federazione Italiana Gioco Calcio e il Comune di Cormons. Questi omaggi non solo celebrano il suo talento, ma evidenziano anche il rispetto e l’ammirazione che ha guadagnato nel corso degli anni.

Bruno Pizzul ha commentato eventi calcistici di rilevanza internazionale, come i Mondiali e gli Europei, diventando un punto di riferimento per milioni di italiani. La sua voce ha raccontato le gioie e i dolori del calcio, unendo il paese in un’unica passione. La sua eredità vive non solo nei ricordi di chi lo ha ascoltato, ma anche nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo personalmente.

In questo momento di grande tristezza, il Duomo di Cormons si trasforma in un simbolo di unione e rispetto, un luogo dove il ricordo di Bruno Pizzul continuerà a vivere, ispirando le future generazioni di giornalisti e telecronisti a seguire le sue orme. La sua vita e la sua carriera rimarranno un esempio di dedizione e amore per il calcio, un’eredità che non svanirà mai.